Caso Cahuzac: banca Reyl e suo CEO ritirano ricorsi

(Keystone-ATS) La banca privata ginevrina Reyl & Cie e il suo direttore generale François Reyl hanno deciso di ritirare i ricorsi, inoltrati a fine 2016, contro le condanne nei loro confronti nell’ambito del processo all’ex ministro del bilancio francese Jérôme Cahuzac.
Lo ha comunicato la stessa banca confermando informazioni della rivista Bilan.
Il dirigente e l’istituto pagheranno la multa inflitta, ha affermato Reyl & Cie all’agenzia awp. Il tribunale correzionale di Parigi aveva condannato la banca a una multa di 1,875 milioni di euro (2,11 milioni di franchi al cambio attuale) per “riciclaggio di frode fiscale”, per aver contribuito “attivamente” a nascondere averi di Cahuzac. A François Reyl la Corte aveva comminato un anno di carcere sospeso con la condizionale e 375’000 euro di multa.
La decisione di non impugnare la sentenza è stata presa per voltare finalmente pagina nel lungo contenzioso legato all’affare Cahuzac. Già l’iniziale scelta di ricorrere era stata fatta con difficoltà, poiché significava il proseguimento di una “battaglia giuridica che pesa sulla reputazione ormai da anni”, aveva affermato l’istituto.
L’ex ministro del bilancio francese Jérôme Cahuzac, accusato di frode fiscale, è stato condannato a fine 2016 a tre anni di prigione da scontare. Un’inchiesta della procura di Parigi nel 2013 aveva portato alla luce l’esistenza di conti bancari segreti di Cahuzac e di sua moglie in Svizzera, nell’Isola di Man e a Singapore per un valore di almeno 3,5 milioni di euro.
Colpevole anche l’ex moglie di Cahuzac, Patricia, che sconta due anni di prigione, senza condizionale come l’ex ministro.