Catena di Sant’Antonio: pesanti condanne a San Gallo
(Keystone-ATS) Sei anni e quattro anni e mezzo di carcere: sono le condanne inflitte oggi da un tribunale sangallese a due fratelli di origini jugoslave, ma con passaporto austriaco, riconosciuti colpevoli di truffa per mestiere. Una terza persona, di nazionalità svizzera, è stata condannata a sei mesi di prigione con la condizionale.
I due accusati principali, secondo quanto stabilito dai giudici, hanno fatto perdere a 686 investitori una somma pari a una cinquantina di milioni di franchi. Alle vittime, perlopiù membri dei testimoni di Geova ed ex cittadini jugoslavi, venivano promessi interessi esorbitanti, dal 40 al mille per cento, che in realtà venivano corrisposti grazie al denaro di nuovi investitori, secondo il sistema della catena di Sant’Antonio.
La truffa è stata scoperta nel 2009, quando il principale imputato, di 41 anni, anch’egli membro dei testimoni di Geova, si è autodenunciato.