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Cembra rileva Byjuno, specialista del “buy now pay later”

Cembra si rafforza in un comparto in crescita. KEYSTONE/ENNIO LEANZA sda-ats

(Keystone-ATS) Cembra rileva Byjuno, azienda con sede a Zugo che offre a consumatori e imprese soluzioni di acquisto contro fattura e a rate.

L’istituto specializzato nei crediti al consumo, nel leasing e nelle carte di credito si è accordato con gli attuali proprietari dell’impresa – la società d’incasso Intrum – su un prezzo di vendita di 60 milioni di franchi.

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L’operazione permetterà a Cembra di espandersi nel segmento “buy now pay later” (compra oggi, paga domani), dove è attesa una forte crescita, spiega il gruppo in un comunicato odierno. Byjuno – che con i suoi 45 dipendenti nel 2021 ha gestito un volume di fatture di 408 milioni – sarà unita alla filiale Swissbilling per creare una piattaforma unica nel ramo.

Il ricorso ai servizi di Byjuno è paragonabile all’uso di una carta di credito, con la differenza che si acquista sulla base della propria buona reputazione utilizzando i propri dati di contatto, ma senza dettagli come il numero della carta, la data di scadenza, il codice CVC e il codice 3d Secure. È sufficiente scegliere Byjuno come metodo di pagamento: si riceverà poi una fattura che, a seconda del prodotto scelto, potrà essere pagata subito o a rate.

Cembra ha anche approfittato della comunicazione odierna per fare il punto sull’andamento degli affari. Per il terzo trimestre, la dirigenza prevede un aumento dei ricavi del 3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il valore sale all’8% nel comparto delle carte di credito, grazie al lancio – che l’azienda reputa coronato da successo – della nuova famiglia di carte “Certo!” dallo scorso luglio.

Cembra ha sede a Zurigo e può contare su un organico di circa 1000 dipendenti, che gestiscono più di un milione di clienti. In Ticino è presente con una succursale a Lugano, mentre nei Grigioni l’istituto è attivo a Coira. Il gruppo si chiamava in passato GE Money Bank e apparteneva alla multinazionale americana General Electric, che ha venduto la sua quota rimanente nel 2015. Dal 2013 è quotato alla borsa svizzera.

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