CF: rafforzare collaborazione contro criminalità con Bulgaria

(Keystone-ATS) La Bulgaria è uno dei principali Paesi di origine di donne che si prostituiscono in Svizzera e alcuni delinquenti di questa nazionalità si sono fatti notare, soprattutto per furti, nella Confederazione.
Per questo il Consiglio federale intende rafforzare la cooperazione di polizia con Sofia.
A questo proposito, nella sua seduta odierna, il governo ha adottato e trasmesso al Parlamento il messaggio concernente l’approvazione dell’accordo tra Svizzera e Bulgaria sulla collaborazione nella lotta contro la criminalità, indica un comunicato dell’esecutivo.
Le donne bulgare che si prostituiscono in Svizzera sono spesso vittime della tratta di esseri umani, venendo sfruttate da criminali singoli o in gruppo. Questa pratica è al centro di diverse indagini delle forze dell’ordine, ricorda la nota.
Negli ultimi anni inoltre, cittadini provenienti da questa nazione hanno commesso furti con scasso e nei negozi in territorio elvetico. Delinquenti bulgari sono attivi pure nel traffico di migranti e nella criminalità organizzata, aggiunge il Consiglio federale.
L’intesa fra i due Stati mira ad accelerare lo scambio di informazioni di polizia e a potenziare il lavoro di indagine. La Bulgaria, pur facendo parte dell’Unione europea, al momento non è ancora integrata del tutto nella cooperazione Schengen, precisa Berna. L’accordo si prefissa anche in quest’ottica di colmare le lacune esistenti.
Esso completa la rete di trattati che la Svizzera ha già concluso con Paesi dell’Europa sud-orientale quali Montenegro, Romania, Kosovo, Albania, Bosnia-Erzegovina, Macedonia e Serbia.