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Coronavirus: presunti danni vaccino, in 100 chiedono indennizzo

Nessuna delle domande è stata accettata. KEYSTONE/PETER SCHNEIDER sda-ats

(Keystone-ATS) La Confederazione ha ricevuto un centinaio di richieste di risarcimento per presunti problemi di salute causati dal vaccino del Covid. Il Dipartimento federale dell’interno (DFI) ha però rispedito al mittente tutte queste domande.

In nessun caso i requisiti formali erano rispettati, rivela oggi il DFI all’agenzia Keystone-ATS, confermando informazioni dei giornali del gruppo CH Media. La responsabilità di Berna sulla questione è sussidiaria: qualsiasi richiesta di indennizzo deve in effetti essere prima inoltrata al produttore, al medico o alla cassa malati.

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Stando al DFI, i reclami coprivano un’ampia gamma di disagi fisici. Tra questi l’emicrania con disturbi alla vista, l’incontinenza, problemi di pressione sanguigna o casi di trombosi oculare. Non sono mancate comunque una serie di banalità, fra cui forte sudorazione, stanchezza, smemorataggine e intorpidimento delle mani per un’ora dopo la vaccinazione.

Se le autorità dovessero pagare i danni provocati dai vaccini raccomandati, i costi verrebbero divisi fra Confederazione e Cantoni. È questo infatti ciò che prevede la legge sulle epidemie.

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