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Credit Suisse nel mirino dei veterani di guerra americani

(Keystone-ATS) Veterani americani contro Credit Suisse: soldati feriti in Iraq e famiglie di militari uccisi hanno avviato oggi una causa contro cinque banche europee, fra le quali l’istituto elvetico. L’accusa è aver avuto a che fare con denaro iraniano – pari a circa 100 milioni di dollari – usato per finanziare gli attacchi dei quali sono stati vittime.

Le banche avrebbero aiutato l’Iran ad aggirare le sanzioni statunitensi e avrebbero così fornito sostegno materiale indiretto ai miliziani pro-iraniani di Hezbollah, in violazione della legge anti-terrorismo in vigore negli Usa.

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L’esposto è stato depositato presso il tribunale distrettuale di Brooklyn, a New York, da avvocati specializzati nei casi di finanziamento del terrorismo a nome di 200 veterani e parenti di vittime. Oltre all’istituto finanziario elvetico, sono chiamate in causa le britanniche Barclays, HSBC Holdings, Standard Chartered e Royal Bank of Scotland.

Dal 2009 le cinque banche hanno accettato di pagare complessivamente 3,2 miliardi di dollari al governo statunitense per chiudere la vertenza che le vedeva accusate di violazione delle sanzioni contro Iran, Libia e Cuba.

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