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CSt: ribadito taglio 20% emissioni gas a effetto serra

(Keystone-ATS) La Svizzera dovrà abbassare entro il 2020 del 20% rispetto al 1990 le emissioni serra nel quadro di un emendamento al Protocollo di Kyoto. Lo ha deciso oggi il Consiglio degli Stati per 33 voti a 6, ribadendo gli impegni elvetici in materia, peraltro già inclusi nella rivista legge sul CO2. Il dossier va al Nazionale.

In vigore dal 2013, le disposizioni prevedono che simile obiettivo debba essere raggiunto con misure attuate solo in Svizzera. La Confederazione potrà in ogni caso acquistare certificati di emissione all’estero, così come prevede la legislazione sul CO2.

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L’acquisto di certificati per colmare la differenza dovrebbe portare su 12 milioni di tonnellate di CO2, per un costo oscillante tra 12 e 18 milioni di franchi.

La Svizzera si è impegnata a tagliare le emissioni di gas serra durante la conferenza sul clima di Doha tenutasi nel 2012. Oltre alla Confederazione, altri Stati si sono impegnati in tal senso, tra cui i Paesi membri dell’Ue, la Norvegia e l’Australia.

Gli stati Uniti, il Canada, il Giappone, la Russia e la Nuova Zelanda non hanno invece assunto un impegno giuridicamente vincolante. Nel 2015, a Parigi, tutti i paesi dovrebbero invece compiere questo passo in vista di una nuova intesa che entrerebbe in vigore nel 2020.

Nel corso della seduta, la Camera dei cantoni ha respinto per 22 voti a 15 una mozione con cui si chiedeva che la metà dei tagli alle emissioni potesse avvenire all’estero.

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