Denner: “apriremo altri 120 negozi, novità nel pagare la spesa”

Denner si appresta ad ampliare sensibilmente la sua rete di negozi, con un obiettivo a medio termine di mille punti vendita.
(Keystone-ATS) Lo indica il presidente della direzione Torsten Friedrich, che annuncia anche a breve novità riguardo ai modi di pagare la spesa e alla fidelizzazione della clientela.
“Facciamo molte cose bene, ma non ne parliamo abbastanza”, afferma il 48enne in un’intervista pubblicata oggi dal Blick. “Per me è importante riportare Denner al centro dell’attenzione della popolazione svizzera. Per farlo, dobbiamo comprendere meglio le esigenze dei nostri clienti attuali e identificare quelli che potrebbero essere i nostri clienti futuri”.
Il manager tedesco si orienta anche ai concorrenti, che dispongono di app e carte fedeltà che consentono di raccogliere dati. “È chiaro che noi vogliamo recuperare il ritardo. Ad esempio, per quanto riguarda il self-scanning: vedo un grande potenziale per le soluzioni nell’app. I consumatori dovrebbero essere in grado di scegliere di scansionare e pagare i propri acquisti utilizzando il proprio smartphone. I nostri clienti ne sapranno di più nella seconda metà dell’anno”.
“Abbiamo già una buona app Denner”, puntualizza il Ceo. Come Migros – la casa madre – “anche noi disponiamo di un’elevata competenza informatica interna”. Già deciso è il fatto che non sarà introdotta la Cumulus di Migros: “costruiremo la nostra soluzione Denner”.
“Per quest’anno prevedo una leggera crescita delle vendite”, prosegue il dirigente. “L’affluenza dei clienti è già in aumento nei negozi, dove abbiamo ampliato notevolmente la sezione dei prodotti freschi con prodotti da forno, frutta e verdura. Lo vediamo anche nel fatto che per la prima volta stiamo generando più vendite con i prodotti freschi che con i generi voluttuari. Questo ci aiuterà anche ad attirare più clienti dai nostri concorrenti a Denner.”
“Per raggiungere questo obiettivo apriremo altri negozi”, annuncia. “Vedo ancora del potenziale nelle grandi città. Abbiamo in programma l’apertura di altri 120 punti vendita: la nostra rete dovrebbe avere circa 1000 sedi entro il 2030”.
Il professionista afferma che Denner è confrontata con aumenti tariffari da parte dei fornitori. “Non risparmiamo niente nella guerra dei prezzi con i produttori di marca, ma prima andiamo al tavolo delle trattative: se non si raggiunge un accordo, eliminiamo i prodotti di marca dall’assortimento e ricorriamo alle importazioni parallele”. Un caso concreto? “Abbiamo appena avuto un episodio con Coca-Cola in cui non siamo riusciti a trovare un comune denominatore e abbiamo abbandonato il tavolo dei negoziati. Non abbiamo rinnovato gli ordini all’imbottigliatore elvetico e stiamo importando le bibite da altri paesi europei a prezzi più vantaggiosi”, conclude lo specialista a capo di un’azienda con 6500 dipendenti e un fatturato di quasi 4 miliardi di franchi.