Droga: TF fissa quantità pericolosa di “meth”

(Keystone-ATS) Il ricorso di un trafficante neocastellano ha permesso al Tribunale federale (TF) di confermare il quantitativo limite di “meth” che rappresenta un caso grave: i 12 grammi sanciti dalla giustizia di Neuchâtel sono stati approvati.
Nell’autunno 2016, l’imputato aveva fornito l’indirizzo della sua compagna a un amico, che lo aveva utilizzato per farsi consegnare, da spacciatori trovati sul darknet, tre ordini di stupefacenti: 28 grammi di metanfetamina, 100 pillole di ecstasy e 100 grammi di MDMA (principio attivo dell’ecstasy). L’ultimo pacchetto è stato intercettato dalle autorità doganali.
Dalle indagini è emerso che negli anni precedenti l’imputato si era procurato oltre 300 grammi di cocaina e ulteriori 80 pillole di ecstasy. Il Tribunale di polizia del Litorale e della Val-de-Travers lo ha condannato a un anno di prigione con la condizionale e al pagamento di una multa di 300 franchi per infrazione alla legge sugli stupefacenti. Un suo ricorso è stato poi respinto dal Tribunale cantonale neocastellano.
Il TF, in una sentenza pubblicata oggi, ha approfittato del caso per esprimersi sulla quantità di “meth” necessaria a costituire un caso grave, punito con un anno di prigione. Secondo l’Alta corte, si ha un caso grave quando la salute di numerose persone è messa in pericolo.
I giudici di Mon Repos hanno stabilito che il limite di 12 grammi fissato dalla giustizia di Neuchâtel, basato su uno studio di pericolosità su sostanze con una purezza del 69%, è corretto. Questo anche perché secondo recenti studi il valore medio della “meth” apparsa in Svizzera è generalmente uguale o superiore al 70%.