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Dufry: forte aumento del fatturato con Autogrill, ma non solo

Dufry è un marchio importante anche a livello internazionale. KEYSTONE/PATRICK STRAUB sda-ats

(Keystone-ATS) Forte aumento del fatturato nel primo trimestre per Dufry, che per la prima volta integra nei conti anche l’italiana Autogrill, anche se solo per i mesi di febbraio e marzo.

Stando ai dati diffusi oggi, il colosso basilese specializzato nel commercio esentasse (duty-free) e più in generale nei negozi per viaggiatori ha visto i ricavi più che raddoppiare a 2,4 miliardi di franchi. La crescita organica si è attestata al 52%, ciò che stando all’impresa è in linea con una forte progressione della domanda di viaggio.

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L’utile Ebitda (cioè prima di interessi, imposte, svalutazioni e ammortamenti) si è attestato a 134 milioni: non vi sono metri di paragone, perché di norma l’impresa non presenta cifre sulla redditività a questo momento dell’anno. La società si ritiene peraltro ben orientata verso il futuro e sono stati confermati gli obiettivi per l’anno in corso, che vertono su una crescita sostenuta.

“Siamo ben posizionati per il secondo trimestre e manteniamo la nostra disciplina, sia nello sviluppo di nuove attività che nella gestione dei costi e della liquidità”, afferma il Ceo Xavier Rossinyol, citato in un comunicato. “I nostri team monitorano attentamente qualsiasi potenziale cambiamento geopolitico, macroeconomico, inflazionistico, operativo e di capacità aeroportuale, nonché i mutamenti nel sentimento dei consumatori, adeguando la nostra rotta per mitigare i rischi e sfruttare le opportunità”.

Le cifre diffuse oggi sono superiori alle attese degli analisti. Ma non sono mancate le voci critiche: la banca Vontobel ad esempio si aspetta una maggiore volatilità e una scarsa trasparenza riguardo all’integrazione di Autogrill, mentre la ZKB (banca cantonale di Zurigo) ravvisa rischi nell’ambito della riconquista di importanti gruppi di clienti: in particolare i cinesi non dovrebbero essere di ritorno prima del 2024.

La borsa quindi in un primo tempo non ha reagito con entusiasmo: il titolo Dufry nella prima ora di contrattazione è arrivato a perdere oltre il 3%, per poi però riprendersi e attestarsi nel pomeriggio a un rialzo di circa l’1,5%, in un mercato generalmente orientato a un ribasso frazionale. Dall’inizio dell’anno il valore dell’azione ha guadagnato il 14%, mentre sull’arco di tre anni la performance è del +68%.

Fondata a Basilea nel 1865 con il nome di Weitnauer, la società è entrata come grossista sul mercato duty-free nel 1948. Dal 1953 è diventata anche un operatore al dettaglio, con l’apertura di un primo punto vendita a Parigi. Il gruppo ha assunto il nome Dufry nel 2003 e dal 2005 è presente in borsa. Oggi è una realtà attiva in 75 paesi, con un totale di 5500 negozi situati in aeroporti, stazioni ferroviarie, porti e navi da crociera.

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