Ebola: 6 persone sotto osservazione in ospedale in Spagna
(Keystone-ATS) Sono sei le persone ricoverate all’ospedale Carlo III-La Paz, sottoposte a isolamento per contatto di “alto rischio” con il virus ebola, delle quali solo una, l’infermiera ausiliare Teresa Romero, è positiva, secondo l’ultimo bilancio reso noto dall’assessore alla Sanità della Comunità di Madrid, Javier Rodriguez.
Fra i pazienti sotto osservazione, Juan Manuel Parra Ramirez, il medico del pronto soccorso dell’ospedale di Alcorcon, che lunedì mattina ha assistito la Romero prima del trasferimento all’ospedale Carlo III-La Paz, e il medico di famiglia dell’infermiera ausiliare, la dottoressa dell’ambulatorio di Alcorcon che per prima ha visitato la paziente contagiata.
Entrambi non presentano sintomi di contagio. Il terzo sanitario sotto osservazione è un infermiere della squadra dell’ospedale Carlo III, che ha assistito i due missionari spagnoli rimpatriati dalla Sierra Leone e poi deceduti, ricoverato ieri sera e che sarà sottoposto nelle prossime ore al test dell’ebola.
Per “contatti a rischio” altre tre persone sono ricoverate nel reparto di “vigilanza attiva” del Carlo III-La Paz: Javier Limon, il marito di Teresa Romero, che a sua volta non presenta sintomi dell’infezione; e un’infermiera dello stesso ospedale, che aveva partecipato al dispositivo di emergenza per i due missionari rimpatriati.
Nel frattempo, sono stati dimessi dall’ospedale, perché negativi ai test dell’ebola, l’ingegnere spagnolo che era rientrato dalla Nigeria con sintomi febbrili e un’altra infermiera che aveva assistito i due missionari deceduti.
La prima contagiata fuori dalle frontiere africane, la Romero, è trattata con siero proveniente dalla suora Paciencia Melgar, che aveva assistito in Liberia il missionario Miguel Pajares, deceduto dopo il rimpatrio il 12 agosto scorso. Romero, “è in condizioni stabili” e “la percentuale di virus non è aumentata”, ha assicurato il presidente della Comunità di Madrid, Ignacio Gonzalez, in dichiarazioni a radio Onda Zero.