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Edilizia: sindacato Unia chiede sospensione lavori per freddo

Il sindacato Unina chiede limiti chiari per sospendere l'attività sui cantieri in caso di freddo intenso. KEYSTONE/WALTER BIERI sda-ats

(Keystone-ATS) Nel caso di temperature glaciali come quelle di questi giorni il sindacato Unia chiede la sospensione dei lavori sui cantieri per tutelare la salute e la sicurezza degli operai edili, particolarmente esposti.

Negli scorsi giorni la Società svizzera degli impresari-costruttori (SSIC) ha pubblicato sul suo sito on line consigli per le maestranze (per ora disponibili solo in francese e tedesco) con il titolo “Lavori sui cantieri quando fa molto freddo”. Tra questi vi sono le necessità di effettuare pause regolari, indossare l’abbigliamento appropriato, bere bevande calde e portare calzature adatte.

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Per Unia però questi consigli non bastano, ha detto il sindacato oggi all’ats. Occorre che tutte le imprese di costruzione siano sottoposte a regole concrete e vincolanti per stabilire a partire da che temperature e con quali condizioni atmosferiche il lavoro all’aperto debba essere sospeso.

Di tutt’altro avviso la SSIC: “ogni imprenditore deve decidere da solo se certi lavori vadano effettuati oppure ridotti”, ha detto il portavoce Matthias Engel. Le persone sui cantieri sono quelle che hanno la maggiore esperienza e meglio conoscono le condizioni locali.

Anche Syndicom si sta preoccupando della salute dei postini. Con una temperatura di -10 gradi consiglia loro di passare almeno un quarto d’ora al caldo dopo al massimo un’ora e mezzo di lavoro. Il sindacato dei media e della comunicazione però ha detto all’ats di temere che attualmente gli interessati non possano concedersi tali pause vista la pressione sui tempi di lavoro a cui sono sottoposti. Secondo syndicom la Posta dovrebbe prevedere quando arrivano i periodi di freddo intenso e adattare i tempi o i percorsi di distribuzione di lettere e colli.

Dal canto suo la Posta rammenta che il contratto collettivo di lavoro regola e i tempi di lavoro e le pause, e che questi sono rispettati. “I nostri postini hanno diritto a 15 minuti di pausa ogni mattino, e spetta loro decidere quando farla”, ha precisato il portavoce Oliver Flüeler. D’altro canto i portalettere sanno se nei paraggi c’è un caffè o dove possono andare alla toilette. Inoltre essi non sono esposti in continuazione al freddo: “girano a bordo di veicoli, sono un momento nell’androne presso le cassette lettere entrano in uffici e negozi”, afferma Flüeler.

Riguardo ai netturbini il responsabile del servizio di nettezza urbana di Berna, Ernst von Känel, ammette che con le temperature di questi giorni il loro lavoro è molto più duro. Oltre alla dotazione personale la città offre anche una biancheria di protezione adatta ai climi ostili. “Inoltre mettiamo gratuitamente a disposizione del tè che il personale può anche portarsi appresso”, aggiunge Känel. I dipendenti non posso fare più pause del solito, “ma nessuno reclama se chi raccoglie i rifiuti ogni tanto va a sedersi all’interno del veicolo per riscaldarsi”, assicura il portavoce.

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