Egitto: disincagliato cargo nel Canale di Suez

(Keystone-ATS) Il cargo arenatosi nel Canale di Suez è stato rimesso in navigazione: lo annuncia un tweet dell’armatore, l’agenzia norvegese Leth: “La (nave) M/V Glory è stata rimessa in galleggiamento dai rimorchiatori dell’Autorità del Canale di Suez.”
“Ventuno navi in direzione sud inizieranno/riprenderanno i propri transiti. Previsti solo brevi ritardi”, aggiunge la società.
Il capo della Suez Canal Authority, Osama Rabie, ha dichiarato che per sboccare “rapidamente la situazione” i rimorchiatori mobilitati sono stati quattro, ha riferito una fonte dell’autorità.
Questa ha inoltre precisato che la nave, di 65’000 tonnellate di stazza, è lunga 225 metri e batte bandiera delle Isole Marshall. L’incidente è avvenuto all’altezza di Ismailia, città che si trova sulla riva occidentale del Canale di Suez, a circa metà strada fra Porto Said e Suez.
Leth aveva pubblicato un’immagine satellitare che mostrava il cargo fermo in posizione parallela alla riva senza ingombrare quindi quasi tutto il canale come fece il ben più grande e pesante Ever Given.
La vicenda dell’Ever Given
Nel 2021 quest’ultimo cargo, lungo 400 metri e con una stazza di 220’000 tonnellate, si era incagliato bloccando il canale per sei giorni e interrompendo catene di approvvigionamento globali con ripercussioni durate mesi.
L’uso del canale risparmia una deviazione di tre settimane per circumnavigare l’Africa, ma in alcuni punti è largo solo circa 200 metri e profondo 24.
Circa il 12% del commercio globale passa attraverso il Canale di Suez, con un flusso giornaliero di merci del valore di 10 miliardi di dollari (poco meno in franchi), secondo Lloyd’s List, quotidiano a diffusione internazionale specializzato nelle notizie relative alla navigazione, alle assicurazioni marittime, alle piattaforme petrolifere e alla logistica.
Al momento dell’arenamento di Ever Given, il fornitore globale americano-britannico di dati e infrastrutture del mercato finanziario Refinitiv aveva stimato che i pedaggi persi dall’Egitto ammontassero a quasi 100 milioni di dollari.