2001: fallimenti in calo

Nel primo semestre del 2001 il numero dei fallimenti è diminuito del 3,6 per cento rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, scendendo a 4 260. Tuttavia, il numero delle ditte che hanno cessato volontariamente l'attività è aumentato, indica oggi l'agenzia di informazioni economiche Creditreform.
Il Ticino ha registrato una flessione dei fallimenti del 29,5 per cento, la Svizzera occidentale un calo dell’8 per cento. La Svizzera orientale, centrale e Zurigo hanno subìto invece un aumento.
Il numero dei procedimenti che hanno colpito le ditte è diminuito del 7,1 per cento a 1895, mentre quello dei privati è sceso dello 0,5 per cento a 2 365 rispetto al primo semestre del 2000. Le flessioni più marcate hanno interessato i settori dell’industria (-29,1 per cento) e dell’edilizia (-6 per cento). Nel campo commerciale, invece, i fallimenti sono aumentati dell’1,9 per cento.
Globalmente le radiazioni dal Registro di commercio, che comprendono sia i fallimenti che le cessazioni di attività volontarie, sono aumentate dell’1,2 per cento a 11 595.
Questa evoluzione, che può sembrare paradossale visto il calo delle procedure fallimentari, si spiega con l’aumento dell’età media degli imprenditori, ha dichiarato Eric Girod, responsabile per la Romandia di Creditreform. Oltre la metà dei titolari di aziende hanno più di 55 anni: ciò pone un problema di successione che sfocia spesso con la «morte naturale» della società, ha precisato Girod.
Parallelamente, il numero delle società iscritte al Foglio ufficiale svizzero del commercio è progredito del 3,7 per cento a 16 773.
swissinfo e agenzie

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