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Migros può assorbire Denner

Malgrado l'acquisto da parte di Migros, il marchio Denner continuerà ad esistere Keystone

Migros, numero uno della distribuzione in Svizzera, può acquistare il discounter Denner. La Commissione della concorrenza ha dato il via libera martedì.

Per finalizzare quella che è finora la più grande transazione in questo settore, dovranno essere però rispettate alcune condizioni: Denner dovrà rimanere indipendente per almeno sette anni. Migros ha criticato queste limitazioni politiche.

Il settore del commercio al dettaglio elvetico continua ad essere in pieno fermento: a metà agosto, Coop – numero due in Svizzera – aveva annunciato di aver rilevato i 12 supermercati Carrefour presenti sul territorio elvetico. Due anni fa, Pick Pay era finita nella mani di Denner e alla fine del 2005 i due grandi discounter tedeschi Aldi e Lidl erano entrati sul mercato svizzero.

Martedì è stato il turno di Migros: la Commissione della concorrenza (Comco) ha infatti approvato l’acquisizione da parte del numero uno della distribuzione del 70% del capitale di Denner, terza catena più importante in Svizzera.

Nell’immediato la transazione – che era già stata annunciata ad inizio anno – rafforza Migros e crea una posizione dominante collettiva di Migros e Coop sul mercato del commercio al dettaglio, scrive la Comco.

A lungo termine, nel segmento di mercato di Denner, questo effetto sarà però attenuato dal rafforzamento della concorrenza estera, segnatamente Aldi e Lidl. Un divieto non è quindi giustificato.

Diverse condizioni

Allo scopo di ridurre l’impatto negativo che la fusione produce sul mercato, la Comco ha imposto degli obblighi per una durata totale di 7 anni.

Questi oneri hanno l’obiettivo di garantire l’indipendenza operativa di Denner, in particolare in materia di politica di prezzi, di assortimento e ubicazione.

Il marchio e i negozi Denner dovranno essere mantenuti. Il consumatore continuerà quindi ad avere un’alternativa a Migros e Coop, così come i fornitori.

La Comco proibisce inoltre a Migros di acquistare un’altra impresa attiva nel commercio al dettaglio.

Allo scopo d’intensificare la concorrenza tra i distributori, Migros dovrà rinunciare alla distribuzione esclusiva dei prodotti. Inoltre, in caso di cambio di fornitori che si trovano in una situazione di dipendenza, le parti dovranno trovare una soluzione individuale per le piccole e medie imprese svizzere toccate.

Una società indipendente di revisione designata dalla Comco sarà incaricata di controllare il rispetto delle condizioni imposte. Le parti hanno 30 giorni per ricorrere contro questa decisione presso il Tribunale federale amministrativo.

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Migros soddisfatta, ma…

Migros dal canto suo ha indicato che la collaborazione con il discounter si adatta benissimo alla strategia del “gigante arancione”, la quale mira alla partecipazione con assortimenti complementari nel crescente mercato dei discount.

Questo accordo inoltre contribuisce a garantire la competitività di Denner a lungo termine e a consolidare quella dell’industria Migros.

“Siamo felici che la Comco ci abbia dato via libera”, ha fatto sapere in un comunicato Herbert Bolliger, presidente della direzione generale di Migros.

“In genere siamo piuttosto critici verso le limitazioni politiche imposte alla libera imprenditoria attraverso vincoli statali. Questo vale in particolar modo per il commercio al dettaglio, un settore caratterizzato da un’accesa concorrenza”, scrive Bolliger.

“Le condizioni disposte in questo caso dalla Comco – aggiunge – dovrebbero assicurare l’indipendenza di Denner per i prossimi anni. Ma poiché l’autonomia di Denner rientrava già nella nostra strategia a lungo termine, tali condizioni non comprometteranno il successo di Denner”, ha spiegato Bolliger.

“Per i consumatori, i collaboratori, i fornitori e per la piazza economica svizzera nel suo insieme, questa unione tra Migros e Denner è una soluzione ottimale”, gli ha fatto eco Philippe Gaydoul, amministratore delegato di Denner.

Le reazioni sono meno positive sul fronte delle associazioni dei consumatori. La Federazione romanda stima che i consumatori hanno tutto da perdere, poiché negli ultimi anni “la concorrenza in questo settore si è drasticamente ridotta”.

I sindacati sono preoccupati per la sorte dei dipendenti. Unia, il più importante sindacato svizzero, esige che i posti di lavoro vengano mantenuti e chiede a Migros di estendere la sua convenzione collettiva agli impiegati di Denner.

swissinfo e agenzie

Nel 2006 Migros ha registrato una cifra d’affari di 20,6 miliardi di franchi e un utile netto di 754 milioni.
Il gruppo occupa circa 80’000 persone e detiene una parte di mercato nel commercio al dettaglio del 16,6%.
Il fatturato di Denner è stato di 2,6 miliardi di franchi.
Il discounter impiega più di 3’000 persone e detiene una parte di mercato del 2,3%.

Organizzata sotto forma di cooperativa, Migros fu fondata nel 1925 da Gottlieb Duttweiler. L’idea era di evitare i grossisti e di rifornire così i clienti con merce meno cara.

Durante i suoi primi anni di vita, questa cooperativa operò con i suoi leggendari camion, che andavano da un villaggio all’altro. Negli anni ’50 aprì i suoi primi negozi.

Oggi Migros non è solo il più grosso dettagliante svizzero, ma ha anche una propria produzione, gestisce ristoranti, una banca, stazioni di servizio, un’agenzia viaggi, una catena

Come per Migros, anche la storia di Denner è strettamente legata al nome di una sola persona: Karl Schweri. Nel 1951 Schweri acquistò la ditta Import und Grosshandels AG, proprietaria della società Denner & Co.

Tra i principali artigiani dello smantellamento dei cartelli del tabacco e dell’alcol, Schweri fu pure un attore di primo piano nell’eliminazione nel 1967 del regime dei prezzi imposti per gli articoli di marca. Nello stesso anno aprì il primo negozio Denner a Zurigo.

Karl Schweri morì nel 2001 all’età di 84 anni. Un anno prima lasciò la direzione del gruppo a suo nipote Philippe Gaydoul.

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