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Fumetti: morto Sheldon Moldoff, disegnò tante storie di Batman

(Keystone-ATS) Il fumettista statunitense Sheldon Moldoff, storico disegnatore della Dc Comics molto attivo durante la cosiddetta Golden Age, è morto nella sua casa in Florida all’età di 91 anni. Moldoff fu uno dei primi assistenti di Bob Kane (1915-1998), il creatore di “Batman”, e legò il suo nome al personaggio dell’Oscuro Vendicatore. In seguito fu uno dei ghost artist di Bob Kane per Batman (Kane si limitava a firmare le storie che in realtà Moldoff disegnava) e creò graficamente i supercriminali Poison Ivy e Mr. Freeze.

Nel 1939, quando aveva 19 anni, Moldoff iniziò a lavorare per la National Comics. Realizzò molte copertine, come quella per l’albo “All American Comics” n.16, con la prima apparizione di Lanterna Verde, e quella per “Green Lantern” n.1, il primo numero della prima serie del Crociato di Smeraldo. Tornò a lavorare per le avventure di Batman nel 1953, a fianco di Dick Sprang e Win Mortimer, e che disegnò per i 14 anni successivi, inchiostrato da Charles Paris. Molte delle storie di Moldoff divennero ben presto tra le preferite dai lettori: su tutte si ricordano la prima avventura di “Batwoman” (Detective Comics n.233), di fatto una sua creazione, e la classica “Death of Robin” (Batman n.156).

Moldoff lasciò il fumetto solo nel 1967, quando la Dc Comics, editore per il quale aveva anche illustrato Flash, decise di mandare in pensione gli artisti della Golden Age per rispondere con nuovi talenti all’avanzata della Marvel Comics. L’artista newyorkese, però, non si allontanò troppo dal suo vecchio interesse e si buttò nella produzione di film e progetti animati, su tutti lo storyboard per la serie “Corageous Cat and Minute Mouse”. Ha anche realizzato alcuni albi a fumetti per catene di ristoranti americani come Burger King, Big Boy, Red Lobster, oltre che per i negozi Atlanta Braves e Blockbaster. Il suo ultimo lavoro è la produzione di un film animato su Marco Polo.

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