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Germania: nella Linke cresce lo scontro, pericolo scissione

Mohamed Ali è molto vicina a Sahra Wagenknecht, leader di una corrente della Linke sempre più in rotta di collisione con la dirigenza. (Foto d'archivio) KEYSTONE/DPA/SOPHIE BRÖSSLER sda-ats

(Keystone-ATS) Amira Mohamed Ali, una dei due capogruppo della Linke tedesca, ha detto domenica che non si ricandiderà per il suo incarico, per “motivi politici”. Nelle ore successive la tensione nel partito è continuata a crescere.

Mohamed Ali è molto vicina a Sahra Wagenknecht, leader di una corrente della Linke sempre più in rotta di collisione con la dirigenza. I media tedeschi stanno sottolineando come la scissione nella sinistra radicale tedesca possa durare ancora, ma abbia già avuto inizio.

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Wagenknecht potrebbe decidere presto se fondare un proprio partito: una nuova forza che secondo i sondaggi sarebbe capace di riscontrare un certo successo, soprattutto nei Laender della Germania est.

Tra i temi che più dividono la corrente Wagenknecht dalla leadership di Janine Wissler e Martin Schirdewan ci sono l’immigrazione, le politiche identitarie e quelle sul clima, su cui Wagenknecht ha posizioni decisamente meno “liberal”. Anche sulla guerra in Ucraina Wagenknecht si è posizionata chiaramente contro l’invio di armi a Kiev, confermando una storica vicinanza a Mosca di alcuni settori tedesco-orientali e più tradizionali della Linke.

Pochi giorni fa lo scontro tra le due correnti era riemerso in merito alla candidatura per la Linke, alle prossime europee, dell’attivista e comandante di nave Carola Rackete. Una scelta fortemente criticata da Klaus Ernst, storico parlamentare della sinistra radicale tedesca e anch’egli vicino a Wagenknecht.

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