Hong Kong avrà una sua legge sulla sicurezza nazionale

(Keystone-ATS) Hong Kong avrà la sua legge sulla sicurezza nazionale nel 2024, 4 anni dopo quella imposta da Pechino per reprimere il dissenso con la punizione dei 4 reati principali secessione, sovversione, terrorismo e collusione con forze straniere con condanne fino all’ergastolo
“Il governo sta andando avanti per elaborare opzioni legislative efficaci da completare nel 2024 per adempiere al nostro dovere costituzionale”, ha detto il governatore John Lee, nel suo secondo discorso politico, al fine di “continuare a salvaguardare la sicurezza nazionale e a migliorare il relativo sistema legale e i meccanismi di applicazione”.
Secondo la Basic Law, la mini-costituzione della città che regola l’autonomia con la Cina, Hong Kong è tenuta ad approvare una propria legge per combattere sette reati legati alla sicurezza, tra cui tradimento e spionaggio.
Ma il compito, spesso definito come una “una responsabilità costituzionale” dal governo locale, deve essere ancora completato a causa delle forti resistenze incontrate in passato nella popolazione a causa dei timori di finire sotto il pieno controllo di Pechino.
L’ultimo tentativo legislativo fatto nel 2003, infatti, fu presto accantonato dopo che mezzo milione di abitanti scesero in piazza per protestare contro la mossa, in una delle prime grandi manifestazioni di massa.
L’attuale situazione nella città è del tutto diversa dopo il varo di giugno 2020 della legge sulla sicurezza nazionale imposta da Pechino che, secondo i dati dell’Ufficio di sicurezza di Hong Kong, ha portato a fine settembre all’arresto di 280 persone e alla condanna di 30, parte degli sforzi per strozzare il dissenso e le le libertà dell’ex colonia.
Lee, nei piani di normalizzazione e di integrazione con la Cina, ha affermato che Hong Kong “lancerà l’educazione patriottica per rafforzare l’identità nazionale e per gettare buone basi per la nostra unità e solidarietà nazionale”.
Nel dettaglio, sarà creato un gruppo di lavoro per “portare avanti l’istruzione nazionale e per integrarla con la legge sull’educazione patriottica della Repubblica popolare”.
L’annuncio è maturato, non a caso, all’indomani del via libera di Pechino alla sua legge per rafforzare l’educazione patriottica di bambini e famiglie, secondo quanto hanno riferito i media statali cinesi.