Il fotografo Roger Ballen al Museo Tinguely di Basilea

(Keystone-ATS) Il Museo Tinguely dedica un’esposizione al fotografo americano Roger Ballen. Le sue fotografie e installazioni dialogano con “Danza macabra Mengele”, un’opera tardiva di Jean Tinguely.
Esiste una “singolarità inquietante” tra le fotografie di Roger Ballen e “Danza macabra Mengele” (1986). Le opere del fotografo esaminano la psiche umana e interpellano sull’essere e il divenire, ha indicato oggi il Museo Tinguely.
Ballen è l’ottavo artista invitato a “dialogare” con “Danza macabra Mengele”. “La mia mostra cerca di affrontare quelle che sembrano essere le domande essenziali dell’esistenza umana. Da dove veniamo? Perché siamo qui? E dove andiamo dopo la morte?”, spiega l’artista.
Ratti e uccelli
L’esposizione “Call of the Void” è visibile da domani e fino al 29 ottobre. Comprende due parti, la prima presenta fotografie dell’ultima serie analogica di Ballen con, al centro dello spazio una capanna. Le fotografie in bianco e nero mostrano ratti e uccelli che simboleggiano il bene e il male, l’oscurità e la luce.
I visitatori entrano nella seconda parte tramite “una porta misteriosa”. Qui le fotografie in due dimensioni si trasformano in un mondo tridimensionale “dove le figure incarnano l’assurdità, la commedia e la tragedia”.
Nato a New York nel 1950 e basato a Johannesburg, in Sudafrica, Ballen ha pubblicato una ventina di libri. Le sue opere, che lui stesso descrive come “psicodrammi esistenziali”, sono esposte nei musei di tutto il mondo.