India: chiesta impiccagione violentatori ragazza stuprata
(Keystone-ATS) I familiari della ragazza di 23 anni violentata e uccisa a New Delhi chiedono l’impiccagione per i sei stupratori che sono stati arrestati dalla polizia pochi giorni dopo il brutale crimine. Lo riporta oggi il quotidiano Indian Express citando una dichiarazione del fratello della vittima.
“La nostra battaglia inizia adesso, vogliamo che gli aggressori siano impiccati e lotteremo per questo sino alla fine”, ha detto al giornale durante le esequie che si sono svolte in segreto all’alba di domenica con un massiccio presidio di polizia.
In India è in vigore la pena di morte con impiccagione, ma è applicata solo raramente, come nel caso dell’unico terrorista pachistano superstite delle stragi di Mumbai del 2008 giustiziato a novembre. Nonostante il clamore, l’identità della vittima non è mai stata rivelata, ma dopo il funerale, a cui hanno partecipato diversi politici, i media indiani hanno individuato l’abitazione situata in quartiere nei pressi dell’aeroporto.
Per fuggire al clamore, nei prossimi giorni la famiglia si recherà nel villaggio di origine nello stato dell’Uttar Pradesh per completare il rito funebre secondo quanto previsto dalla religione induista. Intanto, in segno di solidarietà, la scuola professionale frequentata dalla studentessa di fisioterapia, che stava facendo apprendistato in un ospedale pubblico della capitale, ha deciso di restituire alla famiglia l’intera somma versata per quattro anni di iscrizione. Il padre, ex contadino di una casta bassa, aveva pagato la scuola grazie alla vendita della sua terra.