Iran compie raid “contro terroristi in Iraq e Siria”, vittime

(Keystone-ATS) I media statali iraniani hanno annunciato che le Guardie della Rivoluzione hanno lanciato nella notte un attacco missilistico contro “gruppi terroristici” ad Erbil, in Iraq, e in Siria.
“Il Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica ha annunciato la distruzione di un quartier generale delle spie e di gruppi terroristici anti-iraniani in alcune parti della regione con missili balistici”, ha precisato l’agenzia di stampa ufficiale Irna.
I pasdaran hanno rivendicato di aver “preso di mira e distrutto uno dei principali quartier generali dello spionaggio del regime sionista (Mossad) nella regione del Kurdistan iracheno” con “missili balistici” su Erbil, riferisce l’agenzia iraniana Fars.
Secondo il comunicato, l’obiettivo era “il centro per lo sviluppo di operazioni di spionaggio e la pianificazione di azioni terroristiche nella regione e soprattutto nel nostro amato paese”. “Le operazioni offensive continueranno fino a quando le ultime gocce del sangue dei martiri non saranno vendicate”, conclude il comunicato.
Almeno 4 morti
Secondo il Consiglio di sicurezza della regione autonoma del Kurdistan iracheno “i Guardiani della rivoluzione iraniani hanno lanciato numerosi missili balistici su diversi settori civili di Erbil, uccidendo quattro civili e ferendone altri sei”. Poco prima, anche il Partito democratico del Kurdistan (Pdk) al potere a Erbil aveva riferito della morte di civili, tra cui un magnate del settore immobiliare e membri della sua famiglia.
Mentre l’organizzazione non governativa, con sede in Norvegia, Hengaw afferma su X che “durante l’attacco delle Guardie della rivoluzione dell’Iran a Hawler (Erbil), almeno 5 civili, tra cui un bambino di 11 mesi, hanno perso la vita e molti altri bambini sono rimasti feriti”.
Una fonte della sicurezza irachena ha spiegato da pare sua alla Abc che diverse esplosioni sono state segnalate vicino al consolato americano, dove sarebbero stati presi di mira otto obiettivi. Non ci sono state perdite umane tra le forze della coalizione o tra le forze Usa. Le forze della coalizione hanno anche abbattuto tre droni vicino all’aeroporto di Erbil in Iraq, ha detto la fonte.
Condanna di Baghdad
Una forte condanna è arrivata stamani dal ministero degli esteri iracheno, il quale ha definito i micidiali attacchi missilistici di Teheran un'”aggressione contro la sovranità dell’Iraq e la sicurezza del suo popolo”.
In seguito a questi attacchi, le autorità irachene “prenderanno tutte le misure legali necessarie”, compresa “una denuncia al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite”, secondo un comunicato della diplomazia irachena, che ha annunciato la formazione di una commissione d’inchiesta per dimostrare “all’opinione pubblica irachena e internazionale la falsità delle accuse dei responsabili di questi atti riprovevoli”.
Il ministero ha convocato l’incaricato d’affari iraniano a Baghdad per consegnare una “lettera di protesta” e al contempo ha richiamato “per consultazioni” il proprio ambasciatore a Teheran.
Attacchi contro l’Isis in Siria
Le Guardie rivoluzionarie iraniane hanno poi dichiarato di aver lanciato attacchi missilistici contro l’Isis in Siria in risposta al sanguinoso attentato del 4 gennaio vicino alla tomba del generale Qassem Soleimani a Kerman, dove sono morte 94 persone, riferiscono i media iraniani ripresi dal “Times of Israel” il quale sottolinea che i raid sono avvenuti più o meno alla stessa ora di quelli a Erbil in Iraq.
“Continueremo gli attacchi fino alla completa ritorsione per coloro che sono stati uccisi negli attacchi terroristici in Iran”, si legge nel comunicato dei pasdaran.
Tredici missili – hanno precisato – sono stati lanciati contro Idlib dalla provincia sud occidentale iraniana del Khuzestan e gli altri 11 contro Erbil. Il comandante della forza aerospaziale delle Guardie rivoluzionarie Amirali Hajizadeh ha indicato che i missili lanciati contro le “basi dei terroristi come l’Isis” a Idlib, in Siria, hanno percorso una distanza di 1’300 chilometri.
Secondo l’Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria (Ondus), gli attacchi iraniani in Siria hanno colpito aree pressoché disabitate nel nord-ovest e nel nord-est e non hanno fatto alcuna vittima né si registrano rilevanti danni materiali. Sono state colpiti alcune zone agricole nella campagna tra Idlib e Aleppo e altre nella regione nord-orientale di Hasake.
Dal canto suo l’agenzia governativa siriana Sana non ha finora pubblicato nessuna notizia circa i raid missilistici iraniani sul territorio siriano.
Iran, attacchi per difendere nostra sicurezza
Il portavoce del ministero degli esteri iraniano Nasser Kanani ha affermato stamani “gli attacchi missilistici della scorsa notte da parte delle Guardie Rivoluzionarie contro una base di spionaggio del Mossad a Erbil, in Iraq, e anche contro basi terroristiche a Idlib, in Siria, sono stati la potente difesa delle forze iraniane della sovranità e della sicurezza del paese”.
“Gli attacchi mirano anche a combattere il terrorismo e a punire in modo equo coloro che minano la sicurezza dell’Iran”, ha aggiunto, citato dall’Irna, sottolineando che “l’Iran sostiene la pace, la sicurezza e la stabilità regionale e rispetta l’integrità territoriale di tutti i paesi, ma nel frattempo si riserva il diritto legale e legittimo di adottare misure deterrenti contro gli elementi che minacciano la sua sicurezza nazionale”.