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JFK: sua morte colpì la Svizzera, consigliere federale a funerali

(Keystone-ATS) La morte di John F. Kennedy, avvenuta il 22 novembre 1963, colpì profondamente la popolazione svizzera. Proprio per questo, per la prima volta un consigliere federale si recò a funerali di Stato all’estero. Ma l’omicidio del presidente americano ebbe anche effetti sull’industria elvetica.

La tragedia diventò un vero dilemma per il governo svizzero, inizialmente indeciso se mandare un rappresentante alle esequie di Kennedy. Alcuni ministri temevano la creazione di un precedente, si legge nel verbale della seduta del Consiglio federale tenutasi il giorno successivo al dramma.

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Non bisogna esagerare sull’applicazione della neutralità svizzera , aveva affermato il consigliere federale bernese Friedrich Traugott Wahlen. “Il popolo non capirebbe se ce ne restiamo in disparte”, il governo non può apparire insensibile. Alla fine gli altri membri dell’esecutivo ascoltarono le sue parole, e Wahlen, allora ministro degli esteri, si recò a Washington per i funerali.

Nel novembre 1963, Kennedy era sul punto di diminuire le tasse d’importazione che colpivano gli orologi svizzeri. Questo fatto è mostrato anche da documenti delle autorità federali dell’epoca, disponibili sul sito Internet dodis.ch.

Allora le tasse su questo tipo di prodotti era del 65%, fatto che rappresentava un serio handicap per la Svizzera, considerando anche che gli orologi costituivano un terzo delle esportazioni elvetiche verso gli Stati Uniti.

Solo nel 1967 il presidente Lyndon B. Johnson accettò di abbassare la tassa d’importazione dal 65% al 40%.

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