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La capitale fra le montagne

"Una bella pubblicità per il turismo grigionese". Parkhotel Waldhaus

Da località turistica nel mezzo delle montagne grigionesi a capitale politica della Confederazione per tre settimane: Flims ha accolto le camere federali per la sessione d'autunno.

Per i parlamentari è l’occasione di vedere da vicino una realtà periferica, per la popolazione locale di vivere per una volta da vicino la politica federale e, perché no, di fare buoni affari

«Ma guarda com’è carina, Coira!», esclama un deputato ecologista mentre la corriera attraversa il capoluogo dei Grigioni diretta a Flims, sede provisoria del parlamento durante la sessione d’autunno. E subito fra i colleghi sorgono ricordi di vacanze lontane, di seminari in isolati alberghi alpini, di settimane bianche sulle nevi della regione più turistica della Svizzera.

Vengono dalla Svizzera francese, alcuni dei parlamentari che incontro sulla corriera, e hanno un lungo viaggio alle spalle. Quattro ore, per quelli che vengono da Ginevra, almeno tre ore e mezza per i losannesi. «Certo, i colleghi grigionesi devono affrontare ogni volta un bel viaggio, per andare a Berna», constata qualcuno.

Per una volta sono loro, i grigionesi, a tornare a casa la sera, dopo i dibattiti e le riunioni delle giornate di sessione. Gli altri possono godersi il soggiorno a cinque stelle nel Parkhotel Waldhaus o negli altri alberghi di Flims. Una bella pubblicità, per il turismo grigionese, come ha candidamente ammesso Claudio Lardi, presidente del governo cantonale: «Ritornate e portate con voi tutta la famiglia e gli amici», ha raccomandato ai parlamentari nel suo discorso di apertura della «sessiun».

Cordiale riservatezza

Flims ha accolto le due camere del parlamento e la carovana di collaboratori, lobbisti e giornalisti che le seguono con la cordiale riservatezza propria di chi da quasi un secolo e mezzo è abituato ad accogliere turisti da tutto il mondo. Sulla strada la gente saluta gentilemente. Ma finora le sedie riservate al pubblico, nelle sale destinate al Consiglio nazionale e al Consiglio nazionale, sono rimaste piuttosto vuote.

Solo 500-600 visitatori hanno assistito ai primi due giorni di dibattito a Flims. A Berna, durante le sessioni, i visitatori giornalieri sono 700-800, hanno fatto sapere i servizi del parlamento. Ma gli organizzatori, forti dell’esperienza delle precedenti sessioni fuori da Berna, sperano che nei prossimi giorni l’afflusso di pubblico aumenti.

«Per me è l’occasione di vedere da vicino i protagonisti della politica federale», mi confida un signora sulla settantina che passeggia lungo i viali del grande parco dove si trovano le sedi temporanee delle due camere. «Non capita tutti i giorni, da queste parti».

Anche il Parkhotel Waldhaus se n’è reso conto. E sfrutta la sessione, che si svolge nell’area dell’albergo, come argomento pubblicitario. Sulla sua pagina internet offre soggiorni a prezzi speciali durante i weekend tra le settimane di lavori parlamentari: «Per Lei è l’occasione di poter salutare un consigliere federale, all’arrivo o alla partenza».

Sessione romancia

«Bun di» (buongiorno, in romancio), mi dice un consigliere nazionale grigionese che incrocio sul sentiero asfaltato che dalla fermata degli autobus sale all’albergo Waldhaus, indicato con un bel cartello con il logo della «sessiun» e la scritta «peduns» (pedoni). Eppure lui viene dalla parte tedesca del cantone. Ma per i Grigioni, questa è l’occasione di ricordare le tre lingue del cantone (anche se dell’italiano si parla poco), e per i romanci, di far sentire per una volta la loro voce in tutto il paese.

La Lia Rumantscha, l’organizzazione che promuove la lingua romancia, è ben presente alla sessione. In primo luogo nel «center da visita», il punto d’accoglienza per i visitatori della sessione, dove è possibile percorrere un «cirquit rumantsch» e conoscere così le varie sfaccettature della Quarta Svizzera. Poi sulle onde della Radio Rumantscha, che ogni mattina, durante la sessione, offre una lezione di romancio per i parlamentari.

E nel reticolo di sentieri e viali del parco del Waldhaus, chi si è smarrito, chi cerca la sala delle conferenze stampa o il bar, può rivolgersi a uno dei circa 60 «voluntaris» reclutati dalla Lia Rumantscha, che forniscono informazioni in romancio (e nelle altre lingue nazionali) e sul romancio. «Bianvegni» (benvenuto), mi saluta uno di loro. È un professore di liceo, che conosco da tempo. «Come stai?», prosegue in italiano. «Was mach’sch do?» (cosa ci fai qui?), prosegue poi in svizzero-tedesco.

«Sì, il romancio scomparirà come molte altre lingue», ricordava Claudio Lardi, «Temo però che anche tutti noi avremo lo stesso destino. La consapevolezza di ciò non deve impedirci di vivere appieno ogni momento». Con il rischio anche di qualche forzatura. A Flims solo il 7% della popolazione parla romancio, ma tutti i cartelli della sessione sono in romancio. Con qualche errore grammaticale, si lamenta un collega della Radio rumantscha.

Piccoli problemi d’avvio

Intanto i parlamentari si stanno ambientando e alcuni si godono visibilmente la possibilità di passeggiare nel parco di un albergo di lusso o di pedalare con una bicicletta elettrica attraverso le vie del paese. I toni sono rilassati, gli spazi per discussioni informali non mancano. E nessuno sembra prendersela più di tanto per i piccoli problemi tecnici che hanno accompagnato i primi giorni di sessione.

Martedì i membri del Consiglio nazionale (camera del popolo) sono stati costretti a votare alzandosi in piedi. Il sistema di votazione elettronico è andato in tilt, perché un segnale non ancora identificato disturba la frequenza riservata all’attrezzatura del parlamento. Sabotaggio? Nessuno ci crede molto. A chi mai verebbe in mente di turbare la quiete di questo idillio alpestre?

swissinfo, Andrea Tognina, Flims

Dal 18 settembre al 6 ottobre 2006 il parlamento svizzero si riunisce a Flims, nei Grigioni. La sessione «extra muros» è stata decisa, oltre che per rendere omaggio alla Svizzera di lingua romancia, per procedere ad un restauro complessivo della sede del parlamento a Berna.

La sessione si svolge nell’area dell’albergo a cinque stelle Waldhaus. Mentre il Consiglio nazionale (camera del popolo) è ospitato nella sala degli eventi, un moderna hall con tetto in legno, il consiglio degli Stati (camera dei cantoni) si riunisce in una sala in Jugendstil nel padiglione dell’albergo.

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