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La “Sessiun” è aperta

Il Consiglio degli Stati si riunisce in una sala dell'Hotel Waldhaus Keystone

È iniziata lunedì all'insegna della festa e del buon umore la sessione delle due Camere del Parlamento svizzero, Consiglio Nazionale e Consiglio agli Stati, riunite a Flims, nei Grigioni.

Durante questa prima giornata, i deputati si sono in particolare soffermati sulla quinta revisione dell’Assicurazione invalidità e hanno deciso di non indicizzare le rendite versate all’estero.

Con una festa durata circa un’ora le Camere federali hanno aperto lunedì la loro “Sessiun d’atun” (“Sessione autunnale” in romancio) a Flims, nei Grigioni.

Discorsi e musica hanno punteggiato l’inizio di questa terza sessione lontano da Palazzo federale a Berna, che è attualmente oggetto di una profonda ristrutturazione.

Nel suo discorso, il presidente del Consiglio Nazionale Claude Janiak ha porto “le più sentite condoglianze del governo e del parlamento federale” ai parenti delle vittime dell’incidente avvenuto sabato nella galleria autostradale della Via Mala, nei Grigioni.

Il socialista di Basilea Campagna ha pure osservato che il cerchio delle sessioni parlamentari al di fuori della capitale federale, iniziato a Ginevra nel 1993 e proseguito a Lugano nel 2001, si chiude nella zona simbolica di Flims, comune al confine di regioni linguistiche e culturali, che mostra in modo reale la vitalità della cultura retoromancia e i problemi che si pongono per mantenerne i valori.

Il sindaco Thomas Ragettli ha consigliato ai parlamentari federali di coniugare lavoro e ricreazione nel loro soggiorno di tre settimane a Flims, perché il relax è il sale del lavoro.

Il presidente del governo cantonale Claudio Lardi ha definito la “Sessiun” un apice per il cantone dal punto di vista politico e turistico. Per i grigionesi significa tre settimane di politica federale in casa propria e per le Camere tre settimane di sfondo grigionese alla politica federale.

Rispetto delle minoranze

Pascal Couchepin, responsabile della politica linguistica come ministro dell’interno, ha ringraziato a nome del governo federale per l’ospitalità concessa da Flims, e ha aggiunto che, a sua conoscenza, nessun paese offre al parlamento la possibilità di riunirsi “extra muros”.

Ma – ha detto il consigliere federale radicale vallesano – “nella cultura politica elvetica è un atteggiamento profondamente ancorato quello di dare a tutte le minoranze del paese un’opportunità di esistere e di manifestarsi”.

“Siccome tutti, in un modo o nell’altro, si considerano una minoranza, ciò significa che in pratica nessuno ha il diritto o la pretesa di imporre agli altri la propria volontà politica, economica, linguistica e religiosa”.

Riguardo ai problemi delle regioni di montagna, Pascal Couchepin ha sottolineato che “in questo paese non ci sono soluzioni possibili senza apertura ai problemi degli altri. Ma questa apertura non deve essere una scusa per mantenere lo statu quo e rifiutare il cambiamento”.

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Quinta revisione dell’AI

Dopo la cerimonia d’apertura, i parlamentari hanno subito iniziato i lavori. Il Consiglio nazionale, in particolare, ha passato nuovamente in rivista la quinta revisione dell’Assicurazione invalidità (AI).

Coloro che risiedono all’estero e percepiscono l’AI possono tirare un sospiro di sollievo. Le loro rendite non saranno indicizzata al potere d’acquisto locale.

I deputati hanno così deciso di fare marcia indietro su un provvedimento che in marzo aveva suscitato numerosi dibattiti. Questa misura voleva essere un segno di malcontento per il fatto che sempre più rendite sono versate all’estero.

Socialisti e Verdi hanno dal canto loro tentato invano di tornare alla carica col problema del finanziamento dell’assicurazione.

Le casse dell’AI presentano un buco di 8 miliardi di franchi, ha sottolineato il socialista Hans-Jürg Fehr, secondo il quale non è sufficiente tagliare le prestazioni per risanare l’assicurazione, ma bisogna anche garantirne il finanziamento.

Al pari del Consiglio degli Stati, il Consiglio Nazionale ha però rinviato a data da stabilirsi la discussione su un eventuale aumento dello 0,8% della Tassa sul valore aggiunto (TVA) e dello 0,1% (da 1,4 a 1,5%) dei prelevamenti sui salari.

swissinfo e agenzie

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La sessione delle camere federali sul proprio territorio, rappresenta un evento politico di primaria importanza per i Grigioni, un cantone di montagna, che cercherà di sfruttare l’occasione per sollevare anche alcune questioni che lo toccano da vicino.

Si tratterà di temi come la sopravvivenza dello spazio alpino e il tipo di modello di sviluppo economico che è meglio seguire per un cantone turistico per eccellenza come i Grigioni, che ospitano località famose in tutto il mondo, basti pensare a St.Moritz, Davos e Arosa.

I senatori hanno accettato il programma d’armamento 2006, che ammonta a 1,5 miliardi di franchi.

Nel corso dei tre prossimi anni, l’esercito potrà inoltre inviare fino a 5’000 uomini nei Grigioni per assicurare la protezione del Forum economico mondiale (WEF) di Davos.

I deputati dal canto loro hanno accettato una modifica della Legge federale sulle epidemie. Il governo si vedrà attribuire maggiori competenze in caso di pandemie.

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