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Meno soggiorni linguistici in USA dopo Trump

(Keystone-ATS) Dall’elezione di Donald Trump gli svizzeri sembrano più restii a seguire corsi di lingua negli Stati Uniti.

Le grandi agenzie Education First (EF) e ESL hanno registrato un calo delle iscrizioni e altre invece hanno solo notato esitazioni e preoccupazioni fra i clienti.

Uno smartphone mostra l’app SWIplus con le notizie per gli svizzeri all’estero. Accanto, un banner rosso con il testo: ‘Rimani connesso con la Svizzera’ e un invito a scaricare l’app.

“Dal primo dicembre abbiamo subito una calo del 15% delle prenotazioni per gli Stati Uniti rispetto all’anno prima, mentre per le altre destinazioni la tendenza è positiva”, ha spiegato all’ats Thomas Geny, responsabile di EF per la Romandia. L’agenzia ESL ha registrato un calo del 25% in Svizzera da novembre.

Altre agenzie come Eurocentres, Globo-study, Pro Linguis o Boa Lingua non hanno costatato una diminuzione delle prenotazioni ma solo un aumento delle “preoccupazioni”: “gli studenti pongono sempre più domande sulle formalità di entrata e sui visti”, ha detto Claudio Cesarano, direttore di Globo-study. Per Geny la forza del dollaro ha un ruolo preponderante nelle scelte e non si può parlare di “effetto Trump”.

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