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Messico: 48 morti e 6 dispersi dopo l’uragano Otis

Secondo il Ministero degli Esteri messicano, al momento dell'uragano si trovavano nel porto di Acapulco 263 stranieri, tra cui 34 americani, 18 francesi e 17 cubani. KEYSTONE/EPA/David Guzmán sda-ats

(Keystone-ATS) È salito a 48 morti e 6 dispersi il bilancio dell’uragano Otis che ha devastato la costa del Pacifico in Messico, e in particolare la località balneare di Acapulco, secondo le autorità che stanno iniziando, lentamente, a distribuire aiuti umanitari.

Un precedente rapporto riportava 43 morti, la maggior parte dei quali per annegamento, ma da allora è stata segnalata la morte di altre cinque persone a Coyuca de Benitez, una città vicina ad Acapulco, nel sud-ovest del Messico. Sono i primi dati provenienti dai centri vicini ad Acapulco, devastata dall’uragano e dove si sono registrati finora la maggior parte dei morti e dei danni materiali.

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Secondo il Ministero degli Esteri messicano, al momento dell’uragano si trovavano nel porto di Acapulco 263 stranieri, tra cui 34 americani, 18 francesi e 17 cubani. Tutti sani e salvi, hanno già lasciato la città. Il presidente messicano Andres Manuel Lopez Obrador ha sorvolato ieri la zona del disastro e ha parlato con i responsabili delle operazioni di soccorso.

La conta delle vittime procede lentamente, poiché il passaggio dell’uragano ha comportato il taglio dell’elettricità e delle telecomunicazioni, gradualmente ripristinate nel fine settimana.

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