Morto Flavio Cotti all’età di 81 anni

(Keystone-ATS) Flavio Cotti è morto oggi all’età di 81 anni. Consigliere federale dal 1987 al 1999, Cotti era ricoverato in ospedale a Locarno a causa del coronavirus.
La morte di Cotti è stata confermata questa sera su Twitter da Gerhard Pfister, presidente del PPD svizzero.
Membro del Partito popolare democratico (PPD), Flavio Cotti è nato a Prato Sornico il 18 ottobre del 1939. Dopo una carriera politica in Ticino, si è fatto strada a Berna, prima come consigliere nazionale (dal 1983) e in seguito in Consiglio federale, diventando a due riprese – nel 1991 e nel 1998 – Presidente della Confederazione.
Nel corso dei sui dodici anni in qualità di consigliere federale ha guidato dapprima il Dipartimento federale dell’interno (DFI) dal 1987 al 1993 e in seguito il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) fino al 1999.
Cotti, quale capo della diplomazia elvetica, assunse nel 1996 la presidenza dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE). Quell’anno di presidenza coincise tra l’altro con l’attuazione degli accordi di pace di Dayton (che misero fine alla guerra civile jugoslava), le prime elezioni in Bosnia e gli sforzi di pace nel Caucaso. Dovette inoltre negoziare i primi accordi bilaterali con l’UE, fino alla loro conclusione nel dicembre 1998.
La carriera politica prima del CF
La sua carriera politica nella fila del PPD è iniziata subito dopo aver ottenuto la licenza di diritto all’Università di Friburgo. Dal 1964 al 1975 è stato membro del Consiglio comunale di Locarno e dal 1967 deputato nel Gran Consiglio ticinese.
Nel 1975, a soli 36 anni, è stato eletto in Consiglio di Stato e ha diretto i Dipartimenti economia pubblica, giustizia e militare e per un breve periodo anche il Dipartimento dell’interno. È stato presidente del Governo cantonale nel 1977 e nel 1981 e nel 1983 ha lasciato la carica, diventando il più giovane Consigliere di Stato a riposo, per essere eletto in Consiglio nazionale.
Nel 1984 è diventato presidente del PPD ticinese e subito dopo del partito svizzero. Il 10 dicembre 1986 è stato eletto in Consiglio federale, al posto del dimissionario Alphons Egli, dal quale ha ereditato la direzione del DFI.