Nazionale: aumentano i termini di prescrizione per i reati gravi
(Keystone-ATS) Il termine di prescrizione per i reati gravi, come il riciclaggio di denaro o l’amministrazione infedele, saranno portati da sette a dieci anni. È quanto deciso oggi dal Consiglio nazionale con 102 voti contro 78. Il dossier è pronto per le votazioni finali.
Una minoranza PLR-UDC, rappresentata da Andrea Caroni (PLR/AR), ha proposto invano di non entrare in materia. “Vogliamo anche noi assicurare i colpevoli alla giustizia”, ha dichiarato Caroni, “ma la necessità di punire diminuisce con il tempo, in quanto diventa sempre più difficile raccogliere prove”. A suo avviso, c’è quindi il rischio che i procedimenti penali finiscano spesso in un non luogo a procedere o in un’assoluzione per insufficienza di prove.
Questa revisione del codice penale, proposta dal governo su richiesta del Parlamento, ha lo scopo di perseguire meglio i reati economici. Per queste infrazioni con il tempo le probabilità di avere prove a disposizione aumentano, ha replicato Jean Christophe Schwaab (PS/VD) a nome della commissione preparatoria. Il vodese ha fatto l’esempio del fallimento di Swissair, dove termini di prescrizione sono stati effettivamente un problema.
L’allungamento della prescrizione si applicherà ai reati per i quali è prevista una pena massima di 3 anni di reclusione. I delitti più lievi, puniti con una pena meno severa, continueranno ad avere un termine di prescrizione di sette anni. I termini di prescrizione dei crimini più gravi (15 anni se la pena massima è superiore a 3 anni, 30 anni se la pena massima è l’ergastolo) sono sufficienti e pertanto non saranno allungati.