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Nuova Zelanda: pagato da no vax per farsi vaccinare al posto loro

In Nuova Zelanda vi è un alto tasso di vaccinati, ma la minoranza no vax non cede. KEYSTONE/EPA/BIANCA DE MARCHI sda-ats

(Keystone-ATS) Un uomo in Nuova Zelanda si sarebbe fatto pagare per ricevere il vaccino anti-Covid al posto di persone no vax e sarebbe arrivato a farsi iniettare dieci dosi in un solo giorno.

Lo riporta il Guardian riferendo che le autorità sanitarie hanno già aperto un’indagine sulla vicenda. In Nuova Zelanda, come nella maggior parte del mondo, il vaccino si può prenotare su un sito, in farmacia, presso il proprio medico o presentandosi direttamente nei centri di vaccinazione. La differenza con gli altri Paesi è che bisogna solo fornire nome, data di nascita e indirizzo di residenza ma nessun documento di identità.

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Secondo la ricercatrice dell’università di Auckland Helen Petousis-Harris, a parte questioni legali, l’uomo non rischia niente dal punto di vista della salute. “Sappiamo che dosi più elevate di vaccino provocano le solite reazioni scatenate dai vaccini, febbre, mal di testa e dolori. Può darsi che domani questa persona sarà un po’ di cattivo umore”, ha detto raccontando che non è la prima volta che qualcuno si fa pagare per ricevere il vaccino anti-Covid al posto di qualcun altro.

La Nuova Zelanda ha un’alta percentuale di vaccinati e prevede di raggiungere l’obiettivo del 90% della popolazione prima di Natale. Tuttavia c’è una piccola e rumorosa minoranza di no-vax che continua a fare resistenza.

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