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Nuovo sangue in Siria, attacco ai drusi di Damasco

Keystone-SDA

Con l'uccisione di almeno 14 persone in un sobborgo vicino a Damasco durante scontri armati tra fazioni rivali, la guerra civile siriana, combattuta lungo le consolidate fratture religiose, ha scritto una nuova sanguinosa pagina della storia del martoriato Paese.

(Keystone-ATS) Dopo l’assassinio nei giorni scorsi di 11 alawiti a Homs da parte di forze governative, e dopo i massacri a marzo contro più di 1.500 civili dello stesso gruppo religioso, la violenza si è abbattuta su Jaramana, quartiere controllato da forze druse alla periferia della capitale, dove incidenti simili erano scoppiati già a febbraio e si temono nuovi scontri in futuro.

Ma in serata, a dare speranza a un ritorno alla calma è stato un incontro tra i rappresentanti del governo dell’ex leader qaidista Ahmad Sharaa (Jolani) e dei drusi, che ha portato a un accordo per porre fine definitivamente agli scontri. Con l’assicurazione che “i responsabili dell’attacco siano perseguiti e consegnati alla giustizia”.

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I drusi, diffusi tra Siria, Libano e Israele in comunità tradizionalmente molto chiuse, sono una costola dello sciismo che nel corso dei secoli ha assorbito elementi anche da altre fedi, tanto che per molti esponenti dell’ortodossia sunnita i drusi sono “apostati”. E Jaramana, da decenni luogo di rifugio di varie comunità siriane e straniere, è un feudo dei drusi siriani, collegati con le leadership della regione sud-occidentale di Suwayda, con quelle del Monte Libano e con quelle della Galilea israeliana.

Nella notte, gruppi di miliziani sunniti vicini al nuovo governo di Sharaa (Jolani), autoproclamatosi presidente siriano dopo la fuga a Mosca di Bashar Assad, hanno preso d’assalto alcuni posti di blocco dei miliziani drusi a Jaramana. L’attacco è avvenuto dopo che si era diffusa tramite social una registrazione audio, attribuita a un non meglio identificato “leader religioso druso” pronunciava quelle che sono state definite “blasfemie” contro Maometto, il profeta dell’Islam.

Gli scontri sono durati per tutta la notte e, sporadici, anche in mattinata, prima dell’intervento delle forze di sicurezza. Sul terreno sono rimasti senza vita 7 miliziani drusi e altrettanti filo-governativi. Il ministero degli interni di Damasco si è affrettato a smentire ogni coinvolgimento dei suoi uomini nell’assalto a Jaramana. E ha poi reso noto che è in corso una caccia all’uomo per identificare i colpevoli delle violenze.

Sul terreno, testimoni oculari a Jaramana hanno confermato all’ANSA i resoconti secondo cui le forze filo-governative hanno offerto copertura e sostegno alle milizie sunnite autrici dell’attacco. Una ricostruzione analoga era stata fornita da organizzazioni siriane e internazionali per i diritti umani, secondo cui i massacri dei primi di marzo di oltre 1.500 civili alawiti, tra cui donne e bambini, nelle regioni costiere di Latakia e Tartus e lungo la valle dell’Oronte tra Homs e Hama, erano stati compiuti da bande di irregolari sunniti appoggiati da forze di sicurezza agli ordini di Sharaa e dei suoi uomini.

Proprio su questi massacri Sharaa aveva incaricato una commissione d’inchiesta che avrebbe dovuto fornire la sua relazione finale entro i primi di aprile.

Lo stesso presidente ha però prorogato di tre mesi il mandato della commissione. Intanto, secondo la relazione del Comitato per i diritti umani in Siria, sono 62 le donne e le ragazze alawite rapite – e scomparse nel nulla – da marzo a oggi da non meglio precisati gruppi armati presenti dentro e attorno alla regione costiera siriana.

In questo contesto, e mentre jet israeliani hanno sorvolato ripetutamente la capitale Damasco, a Jaramana e in altre regioni siriane a maggioranza drusa si respira una calma tesa col timore di nuove violenze: in serata, tre pullman hanno condotto via alcune decine di abitanti dal sobborgo, timorosi per nuove violenze. Ci proverà l’intesa raggiunta tra i drusi e le autorità governative a portare un momento di tregua a quella che è una delle tante ferite della martoriata Siria del dopo Assad.

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