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Olanda, addio austerità e leadership dei paesi frugali dell’Ue

Con il nuovo governo di Mark Rutte i cambiamenti si annunciano fondamentali. KEYSTONE/EPA/Bart Maat sda-ats

(Keystone-ATS) L’Olanda non potrà più essere definito il leader dei paesi cosiddetti “frugali” della Ue, dopo che il nuovo governo di Mark Rutte ha promesso un aumento senza precedenti della spesa pubblica, indicando cosi l’abbandono delle politiche d’austerità.

Politiche peraltro perseguite sin dalla crisi finanziaria del 2008. È quanto si evidenzia in un articolo del Financial Times, che sottolinea come “la nuova coalizione olandese promette di allentare i cordoni della borsa”.

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“La nuova coalizione di governo ha promesso di lanciare programmi si spesa rilevanti per l’alloggio, l’educazione, la difesa e il clima che innalzeranno, nei prossimi anni, il rapporto tra debito pubblico e il Pil oltre il limite del 60% posto dall’Unione europea”, scrive la testata.

“Durante gli ultimi 10 anni i Paesi Bassi sono stati definiti il paese Ue leader dei “frugali” che si sono opposti ai budget più espansivi del blocco e a un sistema di ripartizione del rischio fiscale nell’Eurozona”, si sottolinea nell’articolo, in cui si nota che “la nuova coalizione segna un chiaro rovesciamento di tali politiche d’austerità, introdotte in seguito alla crisi finanziaria”.

L’articolista osserva inoltre che la mossa olandese segue quella del nuovo governo tedesco, “che ha abbracciato anch’esso politiche di spesa pubblica più espansive”.

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