Pasti vegani pronti e poco salutari invece che verdure fresche

(Keystone-ATS) Cibi vegani pre-confezionati e poco salutari invece che verdure fresche: è una tendenza che sta interessando la Confederazione, secondo la NZZ am Sonntag.
Sempre meno svizzeri si attengono alla raccomandazione di mangiare cinque porzioni di verdura, frutta o insalata al giorno, riferisce oggi il domenicale. In base a un monitoraggio sull’alimentazione e l’attività fisica curato dall’istituto demoscopico GfS Berna il 37% degli abitanti del paese non mangia giornalmente nessuna porzione o al massimo una: cinque anni or sono la percentuale non superava il 12%.
Invece di cibi sani si consumano di più pasti pronti, che di solito sono molto elaborati. E questo, a detta del settimanale, sta diventando un problema per la salute. “Oggi si parla molto di ingredienti come le proteine o i carboidrati: ma una questione a cui spesso viene data troppo poca attenzione è il grado di lavorazione di un alimento”, afferma David Fäh, esperto di medicina preventiva, in dichiarazioni riportate dalla NZZ am Sonntag.
Chi mangia troppi cibi sottoposti a trasformazione ha maggiori probabilità di soffrire di obesità e di problemi cardiovascolari. “Non si parla solo di pizze pronte, ma anche di alimenti apparentemente sani, come i sostituti vegani, che sono altamente trasformati”, afferma Fäh.
I consumatori si fanno raggirare anche perché l’industria alimentare commercializza in modo aggressivo i prodotti trasformati: con essi infatti le aziende guadagnano di più. Per questa ragione le imprese cercano di dare a questi alimenti un’immagine alla moda e conforme a un certo stile di vita.