Prospettive svizzere in 10 lingue

Salmo svizzero nella sala del parlamento

L'inno nazionale sarà intonato in parlamento in occasione della seduta inaugurale della legislatura, dopo il giuramento dei deputati. Seguendo la Camera del popolo (Consiglio nazionale), anche il Consiglio degli Stati ha accolto martedì una mozione in tal senso della deputata socialista Ada Marra.

Lo scopo è di accentuare il carattere solenne dell’apertura della legislatura, rileva il rapporto dell’Ufficio del Consiglio nazionale redatto in risposta alla mozione della deputata vodese.

Stando al rapporto, l’esecuzione dell’inno da parte di un’orchestra o la diffusione di una registrazione consentirà ad ogni parlamentare di cantare o meno il Salmo svizzero. In passato, la cerimonia di apertura era stata contraddistinta da intermezzi musicali interpretati da orchestre da camera. Nel 2003, l’inno nazionale era già stato intonato in Parlamento.

L’11 dicembre 2009, il Consiglio nazionale aveva adottato il testo di Ada Marra. Poco tempo prima, alla fine di settembre, la Camera del popolo aveva invece respinto una mozione inoltrata dalla democentrista Yvette Estermann, la quale chiedeva che all’inizio di ogni sessione delle Camere federali gli eletti cantassero una strofa del Salmo svizzero, a turno, in una delle quattro lingue nazionali.

Negli ultimi anni sono stati diversi gli interventi depositati nell’intento di adattare le parole dell’inno nazionale, risalenti al 1841, alla realtà del 21esimo secolo. Tutti i tentativi in tal senso sono però falliti.

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