Priorità del PS per il 2010
(Keystone-ATS) BERNA – “Il 2010 sarà l’anno dei grandi confronti sociali”, ha predetto oggi a Berna il presidente del Partito socialista (PS) Christian Levrat. Tra le priorità figurano l’iniziativa popolare socialista contro la liberalizzazione del mercato postale, “più che mai necessaria alla luce delle attuali turbolenze ai vertici del gigante giallo”.
Dopo aver fustigato l’espansione all’estero della Posta, sostenuta dal presidente del consiglio d’amministrazione dell’ex regia federale Claude Béglé, il consigliere nazionale friburghese ha annunciato che l’iniziativa “Per una Posta forte” sarà depositata in aprile, ossia appena sei mesi dopo essere stata lanciata. La raccolta delle firme funziona a pieno regime: fino a Natale sono state raccolte 20’000 delle 100’000 firme necessarie.
A poco meno di due anni dalle elezioni federali, in occasione dell’aperitivo dei “Re Magi”, Christian Levrat ha illustrato i punti forti del suo partito. Il PS sarà attivo su vari fronti con referendum e iniziative. Prima scadenza importante: la votazione del 7 marzo sulla riduzione delle rendite del secondo pilastro. Poi si tratterà di lottare contro l’inasprimento delle prestazioni dell’assicurazione disoccupazione. Levrat è convinto che la popolazione seguirà la sinistra nelle lotte referendarie.
Per quanto riguarda le iniziative popolari, in febbraio sarà lanciato un progetto per promuovere le energie rinnovabili per sviluppare l’impiego. Levrat si è detto “ottimista” sul lancio, ancora quest’anno, di un’iniziativa che chiede l’istituzione di una cassa malattia unica. È pure in cantiere un’iniziativa popolare in favore di salari minimi.
Affermando che non si tratta di attivismo politico in vista delle elezioni federali del 2011, Christian Levrat ha sostenuto una “strategia coerente” nei confronti delle preoccupazioni economiche e sociali della popolazione. I cittadini ritengono questi aspetti prioritari, certamente più delle questioni legate alla migrazione e alla sicurezza, come vorrebbero invece far credere i media e i politici, ha ancora osservato Levrat.