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Repower ha visto aumentare utili e ricavi nel 2021

Repower ha potuto solo in parte approfittare dell'aumento dei prezzi dell'elettricità. KEYSTONE/GIAN EHRENZELLER sda-ats

(Keystone-ATS) Un esercizio solido in un contesto di mercato estremamente volatile: così viene descritto il 2021 dal gruppo energetico grigionese Repower.

Stando ai dati pubblicati oggi i ricavi operativi sono ammontati a 3,3 miliardi di franchi, in progressione dell’89% rispetto all’anno prima. Il dato riflette l’aumento dei volumi di trading di energia elettrica e gas, nonché il rincaro dei prodotti sui mercati energetici.

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Il risultato operativo Ebit è salito del 6% a 82 milioni, mentre l’utile netto si è attestato a 47 milioni (+15%). Repower ha venduto gran parte dell’energia elettrica delle proprie centrali con anni di anticipo, in linea con la sua strategia di copertura: per questo motivo finora ha beneficiato solo occasionalmente della crescita dei prezzi.

Il buon risultato in Svizzera è stato inoltre possibile anche grazie a fattori straordinari. In seguito all’adeguamento del prezzo di acquisto per il trasferimento a Swissgrid delle reti ad altissima tensione nel 2013 sono stati realizzati ricavi una tantum per 21 milioni, fa sapere la società.

L’anno scorso la produzione propria complessiva di Repower si è attestata allo stesso livello del 2020, pari a 2923 GWh. Con 435 GWh, la produzione di energia idroelettrica da impianti propri è stata inferiore di circa il 2% rispetto alla media pluriennale. Le precipitazioni più scarse del solito nella Valposchiavo e in Prettigovia, lo scioglimento eccezionalmente rapido della neve e l’inizio dei lavori di ristrutturazione della centrale di Robbia hanno limitato la produzione.

Nel 2021 gli investimenti sono ammontati a 104 milioni di franchi, un importo pari al doppio di quello dell’anno precedente. Gli interventi finanziari riguardano principalmente le centrali elettriche e le infrastrutture di rete.

Lo sguardo al futuro è orientato alla prudenza. Secondo la dirigenza attualmente non è possibile prevedere tutte le ripercussioni che la guerra in Ucraina avrà sul mercato. “In un’ottica di lungo periodo non dobbiamo lasciarci abbagliare dall’aumento a breve termine del prezzo dell’elettricità, perché il mercato prevede un calo significativo dei prezzi già a medio termine”, affermano i vertici. Malgrado tutte le incertezze l’impresa prevede comunque un esercizio 2022 positivo. All’assemblea generale sarà proposto il versamento di un dividendo di 4,50 franchi.

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