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Ruanda:condannato in Canada a ergastolo per crimini guerra

(Keystone-ATS) TORONTO – Una delle menti del genocidio in Ruanda, Desire Munyaneza, 42 anni, è stato condannato all’ergastolo per crimini di guerra, reato previsto dalla legge canadese, per il suo ruolo nei massacri del 1994. Lo ha deciso la Corte Federale di Montreal, dopo che lo scorso maggio l’uomo era stato riconosciuto colpevole di sette capi di accusa relativi a genocidio, crimini contro l’umanità e crimini di guerra, commessi a Butare, in Ruanda, durante il genocidio di 800mila ruandesi – la maggior parte minoranze Tutsi e moderati Hutu – tra aprile e luglio del 1994.
“L’accusato – ha dichiarato il giudice nel verdetto – un uomo istruito con un background privilegiato, ha scelto di uccidere, violentare, saccheggiare in nome della supremazia del suo gruppo etnico. La sentenza è severa perché la legge considera i crimini commessi i peggiori che esistano. La storia ha dimostrato che quello che è successo in Ruanda può accadere ovunque e nessuno è immune da queste tragedie”.
Munyaneza è arrivato in Canada come rifugiato politico nel 1997. Tre anni dopo lo status è stato rifiutato e l’uomo è stato il primo a essere condannato sulla base del ‘Crimes Against Humanity and War Crimes Act’ canadese, la legge approvata nel 2000 che permette di processare i residenti per crimini commessi all’estero.
Nell’ottobre 2005 l’Rcmp, le giubbe rosse canadesi, hanno arrestato Munyaneza a Toronto, dove viveva con moglie e figli. Da allora l’uomo è stato detenuto in isolamento in un carcere di Montreal, in Quebec.

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