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Schneider-Ammann in Iran per consolidare relazioni bilaterali

(Keystone-ATS) Il presidente della Confederazione Johann Schneider-Ammann è giunto oggi in Iran per una visita ufficiale di due giorni, con l’obiettivo di consolidare ed estendere le relazioni bilaterali, in particolare quelle economiche.

Domani sono in programma incontri con l’omologo iraniano Hassan Rohani e con numerosi ministri e esponenti del Paese mediorientale.

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Dopo la recente revoca delle sanzioni occidentali, l’obiettivo del consigliere federale, ministro dell’economia, è di sviluppare gli scambi commerciali. Schneider-Ammann, accompagnato da una folta delegazione di rappresentanti dell’economia e della scienza – una quarantina di persone – è stato accolto al suo arrivo in serata dal ministro dell’industria e delle miniere Mohammad Reza Nematzadeh.

Non bisogna aspettarsi la conclusione immediata di una serie di contratti per le imprese elvetiche, ha messo le mani avanti il bernese. Quella appena cominciata – ha affermato – è una maratona, non una corsa sui 100 metri.

Sul volo verso la capitale iraniana, Schneider-Ammann ha detto all’ats di voler condurre molte discussioni e avviare contatti. Le questioni economiche e finanziarie saranno in primo piano nei colloqui con gli interlocutori della Repubblica islamica. In discussione sarà tra l’altro l’adesione dell’Iran all’Organizzazione mondiale del commercio (WTO), cui Teheran aspira da anni.

La Svizzera non è sola a interessarsi all’Iran: uomini politici di alto rango del mondo intero si succedono nella sua capitale, con la speranza di concludere affari fruttuosi. I rapporti economici tra i due paesi hanno fortemente sofferto a causa delle sanzioni occidentali, dopo essere stati intensi in precedenza.

Durante i colloqui si parlerà anche di diritti umani, si assicura a Berna. Tra i temi trattati vi saranno pure la giustizia e la sicurezza regionale, senza dimenticare l’attuale crisi migratoria. Vi è inoltre l’intenzione d’incrementare la cooperazione nell’educazione, nella ricerca e nell’innovazione.

Domenica mattina il capo del Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca (DEFR) si recherà all’Università di Teheran dove terrà un discorso sulla politica economica.

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