L’escissione provoca più problemi durante il parto
Le donne che hanno subito mutilazioni genitali corrono rischi maggiori di complicazioni durante il parto. È quanto ha messo in luce uno studio condotto all'Inselspital di Berna.
L’equipe di Annette Kuhn, primario del dipartimento di ginecologia dell’ospedale bernese, ha seguito durante la gravidanza ed il parto 122 donne, provenienti principalmente da Somalia, Sudan e Etiopia. I risultati, pubblicati recentemente nella rivista BJOG/An International Journal of Obstetrics and Gynaecology, sono poi stati paragonati con quelli di un gruppo di 110 donne della stessa età che non avevano subito un’escissione.
Dallo studio è emerso che il tasso di interventi cesarei urgenti (18 nel primo gruppo, tre nel secondo) e di lesioni gravi al perineo (9/1) sono nettamente più elevate tra le donne che hanno subito mutilazioni genitali.
La differenza è da imputare soprattutto al fatto che gli esami durante le contrazioni sono più difficili da effettuare sulle donne escisse. Per questa ragione i medici devono più spesso optare per un parto cesareo.
Le lesioni al perineo sono invece dovute soprattutto alle cicatrici prodotte dall’infibulazione, ossia la cauterizzazione delle grandi labbra e la cucitura della vulva, effettuata spesso con l’escissione. “Il tessuto diventa in questo modo meno elastico e si dilata meno durante il parto”, ha spiegato Annette Kuhn.
swissinfo.ch e agenzie
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