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Snowden: bloccato aereo presidente boliviano, atterra a Vienna

(Keystone-ATS) La vicenda Snowden si complica ancora e nella notte si sposta sui cieli europei. L’aereo del presidente boliviano Evo Morales, di ritorno dalla Russia, è atterrato a Vienna dopo che Francia e Portogallo hanno vietato il proprio spazio aereo temendo che a bordo ci fosse Edward Snowden. Subito dopo l’atterraggio, il governo di La Paz ha smentito ripetutamente che la “talpa” del Datagate fosse a bordo dell’aereo.

“È stata messa a rischio la vita del presidente Morales”, ha detto il ministro della difesa boliviano, Ruben Saavedra, che si trovava nell’aereo, bloccato – ha precisato – “in pieno volo, a pochi minuti all’ingresso nello spazio aereo francese”.

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“Il signor Snowden non ha mai avuto alcun contatto con le nostre autorità e ancora meno poteva essere a bordo. È una bugia degli Stati Uniti utilizzata poi da alcuni governi europei, in questo caso Francia e Portogallo”, ha sottolineato Saavedra alla CNN.

Nel ricordare che Lisbona aveva dato via libera “per rifornirci di combustibile nel suo territorio” prima di attraversare l’Atlantico, Saavedra ha aggiunto che poco prima del decollo a Mosca “le autorità portoghesi ci hanno avvertito che ‘per problemi tecnici’ potevamo solo sorvolare il loro spazio aereo, ma non atterrare”.

Dopo lo stop giunto qualche ora dopo da Parigi, quando l’aereo era già in volo, “l’equipaggio ci ha consigliato di dirigerci a Vienna, dove siamo in effetti atterrati. Per il rientro in Bolivia intendiamo seguire la stessa rotta, siamo in attesa delle autorizzazioni, che potrebbero arrivare in due-tre ore”, ha sottolineato Saavedra. In seguito al Francia ha revocato il divieto di sorvolo del suo territorio. Secondo il ministro della difesa boliviano anche l’Italia avrebbe vietato l’ingresso nei propri cieli, ma mancano conferme ufficiali da parte delle autorità della Penisola.

“Non abbiamo niente da nascondere”, ha proseguito il ministro, precisando che se Snowden presenterà una richiesta di asilo politico, La Paz “la esaminerà. Non siamo a conoscenza di alcuna richiesta in questo senso. Nell’ambito del diritto internazionale – ha puntualizzato Saavedra – tali richieste possono essere presentate e i governi hanno poi a loro volta tutto il diritto di concedere, oppure no, l’asilo”.

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