
La Spagna sbaraglia la Russia e vola in finale

Nella seconda semifinale dell'Euro, la Spagna ha sconfitto 3-0 la Russia. Dopo 24 anni gli iberici possono di nuovo sognare il titolo europeo. Domenica a Vienna affronteranno in finale la Germania.
Questa volta la Spagna non ha tradito le attese. Spesso considerata tra le favorite alla vigilia dei grandi appuntamenti, la nazionale iberica era sistematicamente naufragata. Giovedì sera a Vienna, gli uomini di Aragones non si sono fatti intimorire da questa “tradizione”. Dopo aver sconfitto l’Italia ai rigori, la Spagna ha travolto la Russia, pallida copia di quella vista nei quarti contro l’Olanda.
“Nel primo tempo abbiamo avuto qualche difficoltà, ma poi siamo riusciti a liberarci e a ritrovare il nostro gioco. Siamo in finale e l’avversario si chiama Germania. Si tratta di una grande sfida”, ha dichiarato il commissario tecnico Luis Aragones alla fine della partita.
Per la prima volta dal 1984, quando perse la finale europea contro la Francia, la Spagna approda all’ultimo atto di un grande appuntamento. Domenica, gli iberici potranno conquistare il titolo europeo per la seconda volta, dopo quello vinto nel 1964.
La Russia, dal canto suo, sognava di ripetere le imprese dell’URSS, prima squadra campione d’Europa della storia, nel 1960, poi finalista delle edizioni 1964, 1978 e 1988. Forse spaventati per la posta in gioco, i protetti di Guus Hiddink sono riusciti a contenere la Spagna solo durante i primi 45 minuti. Poi, nella ripresa, sono stati letteralmente sbaragliati da una squadra che ancora una volta durante questi Europei ha pienamente giustificato il suo soprannome, le “furie rosse”.
“Abbiamo perso contro una grande Spagna, che ha meritato la vittoria”, ha dal canto suo affermato Guus Hiddink. “Certo, sono dispiaciuto per il risultato, ma malgrado tutto sono fiero della mia squadra”.
Equilibrio nel primo tempo
Il primo tempo inizia sotto una pioggia battente e con una Spagna arrembante. Villa e Torres possono approfittare di maggiori spazi rispetto a quanto accaduto contro l’Italia. Al 5′, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Ramos di testa sfiora il gol. Un minuto più tardi è Torres ad impensierire l’estremo difensore russo.
La Russia, memore di quanto successo nella prima partita di questi europei, persa 4-1 proprio contro gli spagnoli, reagisce, senza però riuscire ad inquietare oltre misura Casillas, eccezion fatta per un paio di tiri di Pavlyuchenko, ancora una volta molto attivo. La retroguardia spagnola è molto brava ad imbrigliare Arshavin, principale artefice della vittoria russa contro l’Olanda.
Al 33′ colpo duro per la Spagna: David Villa, capocannoniere di questo torneo con quattro reti, si fa male calciando una punizione. Per lui l’Euro è finito, stando a quanto dichiarato da Aragones alla fine dell’incontro.
Al suo posto entra Cesc Fabregas. Prima della pausa, ancora un’occasione per parte, con i soliti Pavlyuchenko (tiro di poco a lato) e Torres (debole conclusione parata senza problemi da Akinfeev).
Fabregas matador
La ripresa inizia subito col botto: al 50′ Iniesta smarca splendidamente in area Xavi, che al volo spedisce il pallone tra le gambe di Akinfeev. Appena due minuti dopo Torres si trova sui piedi il gol del probabile KO, ma l’attaccante del Liverpool manda alto.
La Russia sembra stordita e gli iberici, con delle splendide triangolazioni e grazie anche agli spazi che si aprono per il contropiede, sfiorano a più riprese il raddoppio. Torres, però, decisamente non è in serata e Aragones lo sostituisce con Guiza. Una mossa che si rivela azzeccata: al 73′ è proprio Guiza, servito magnificamente da un Fabregas in stato di grazia, a scavalcare Akinfeev.
A nove minuti dalla fine, Silva – su passaggio di Fabregas, ancora lui – affossa le residue speranze russe, siglando il definitivo 3-0. I tifosi spagnoli possono cominciare a festeggiare. La loro squadra è in finale!
swissinfo
I responsabili dell’aeroporto di Vienna-Schwechat hanno annunciato che giovedì, in occasione della semifinale dell’Euro, sarà battuto il record di decolli ed atterraggi, con ben 1’111 movimenti.
Sono attesi in particolare 220 aerei privati, il 60% dei quali provenienti dalla Russia.
Il comitato esecutivo dell’UEFA si riunirà a fine settembre a Bordeaux per decidere se portare a 24 il numero di squadre per i campionati Europei.
Michel Platini incontrerà i presidenti delle 53 federazioni che compongono l’UEFA già venerdì a Vienna.
Vienna, Ernst-Happel Stadion, 51’428 spettatori
Arbitro: De Bleeckere (BEL)
Russia-Spagna 0-3
Reti: 50′ Xavi Hernandez, 73′ Guiza, 82′ Silva
Russia: Akinfeev; Anyukov, Berezutsky, Ignashevich, Zhirkov;
Zyryanov, Semak, Semshov (56′ Bilyaletdinov), Saenko (57′ Sychev); Arshavin, Pavlyuchenko.
Spagna: Casillas; Ramos, Puyol, Marchena, Capdevila; Senna; Iniesta, Xavi Hernandez (68′ Xabi Alonso), Silva; Villa (35′ Fabregas), Torres (68′ Guiza).

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