Prospettive svizzere in 10 lingue

La Posta lancia una piattaforma per testare il voto elettronico

Telefonino con pagina iniziale sito Posta
Pagina iniziale della piattaforma di test di voto elettronico della Posta. La Posta

All'inizio di marzo 2023, i Cantoni di Basilea-Città, San Gallo e Turgovia sono stati autorizzati a effettuare dei test di voto elettronico. Dal 19 aprile - e per un periodo indefinito - chiunque avrà la possibilità di simulare una votazione sulla piattaforma messa online dalla Posta svizzera.

“Vi piace il tempo soleggiato?”. “Vi piace il tempo piovoso?”. È su tali tematiche che potreste votare nei test della piattaforma di voto elettronico della Posta svizzera. Domande tutto sommato futili, il cui unico scopo è permettere di familiarizzarsi con la procedura.

A partire dalle votazioni federali del 18 giugno, svizzere e svizzeri all’estero dei Cantoni Turgovia, San Gallo e Basilea-Città – e anche le persone con disabilità residenti in quest’ultimo – potranno votare digitalmente con questo sistema. Si tratta di circa 65’000 persone.

Dopo molti anni di attesa, la Svizzera scommette un’altra volta sul voto elettronico. Utilizzato per l’ultima volta nel 2019, è stato messo fuori servizio a causa di lacune nell’ambito della sicurezza, con grande disappunto della diaspora elvetica nel mondo.

++Leggi anche: Le sette richieste della diaspora svizzera al mondo politico

Una sequela di codici

Sulla pagina iniziale del sistema di test, a ciascun passo da intraprendere sono abbinate delle spiegazioni sul modo in cui il voto potrebbe svolgersi nella realtà.

Bisogna quindi caricare una pseudo certificato elettorale su cui figurano diversi codici. Durante la procedura reale, questa carta è inviata per posta dai Cantoni assieme al materiale di voto.

Comincia poi il valzer dei codici. In totale, l’utente deve introdurne tre e verificarne due. Il primo è il codice di inizializzazione, di 24 caratteri, da immettere dopo la selezione dello scrutinio. Arrivano in seguito le domande centrali e poi una pagina di verifica delle risposte. È a questo punto che bisogna registrare e trasmettere il bollettino di voto. Appaiono dunque dei codici di verifica unici che devono corrispondere ai codici sulla certificato elettorale. Un ulteriore codice di conferma va poi inserito e la formula “ha votato” appare. Un ultimo controllo va però effettuato con il codice di finalizzazione.

Codici facsimile
Ecco come si presenta lo pseudo certificato elettorale che serve a testare il voto elettronico. swissinfo.ch

Votare in bianco è possibile. Basta non selezionare le caselle accanto alle possibilità di risposta.

Un po’ di tecnologia, ma non troppa

Alcune procedure necessitano di un po’ di tempo, anche se si tratta di qualche secondo, “per ragioni di sicurezza e di verifica”, indica Nicole Burth, responsabile della comunicazione presso la Posta. È quindi importante disporre di una buona connessione internet, senza la quale il sistema potrebbe bloccarsi.

Anche se gli strumenti digitali sono sempre più sviluppati, non è al momento prevista la creazione di un’app di voto elettronico: “La piattaforma sarà naturalmente consultabile sugli smartphone. Ma dato che il sito internet permette di garantire la sicurezza del sistema, non riteniamo ci sia interesse in un’app specifica”, spiega Xavier Monnat, responsabile del voto elettronico per la Posta.

Al contempo, l’evoluzione tecnologica non decreterà la fine delle schede di voto cartacee. Secondo Burth, le disposizioni legali prevedono che il materiale di voto sarà sempre disponibile fisicamente. Per votare digitalmente, l’utenza riceverà un certificato elettorale unico prima di ogni votazione o elezione, insieme al materiale di voto cartaceo.

Secondo la Cancelleria federale, nei Cantoni di Basilea-Città, San Gallo e Turgovia succederà in automatico. Le persone svizzere residenti all’estero interessate non dovranno presentare una richiesta specifica.

Nessuna comunicazione proattiva

I Cantoni non intendono per ora informare attivamente la diaspora elvetica dell’esistenza della piattaforma di test della Posta.

L’azienda presenterà il prodotto all’Organizzazione degli svizzeri all’estero (OSE) nei prossimi giorni. Dal canto suo, l’OSE “può solo sostenere l’iniziativa e invitare più persone possibile a partecipare”, afferma la sua direttrice, Ariane Rustichelli.

“Si tratta di una volontà di trasparenza da parte della Posta di cui ci rallegriamo. Ma il vero test sarà durante le votazioni del 18 giugno”, aggiunge.

Le prossime tappe

Un quarto Cantone, il Grigioni, ha annunciato che introdurrà il sistema di voto elettronico dal 2024. Altri Cantoni stanno valutando la possibilità.

Per ora, non è possibile dire se le svizzere e gli svizzeri all’estero registrati nei Cantoni di Basilea-Città, San Gallo e Turgovia potranno votare elettronicamente alle elezioni federali di quest’autunno, poiché servirà un’autorizzazione supplementare da parte della Confederazione. Le richieste corrispondenti sono attualmente in esame presso la Cancelleria federale.

Per testare il voto elettronico potete cliccare qui: https://demo.evoting.ch/Collegamento esterno  (potrebbero verificarsi problemi se vi collegate da una rete aziendale).

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.

Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR