Il Municipio del capoluogo vodese si è espresso all'unanimità in favore dell'assunzione di apprendisti "sans-papiers", ossia senza documenti validi di residenza e lavoro. Il progetto, che dovrà ancora superare la prova del legislativo, è vivamente criticato dalla destra.
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Il governo di Losanna intende compiere un passo per permettere ai giovani clandestini di uscire dalla precarietà e dall’esclusione. “E’ un progetto che mi sta a cuore”, ha spiegato il sindaco Daniel Brélaz in un’intervista pubblicata dal giornale Le Matin.
I giovani clandestini possono andare al liceo o all’università, ma non fare un apprendistato. “Perché chi dice apprendistato dice contratto di lavoro e dunque permesso di soggiorno in base alla legge federale”, rileva il sindaco. Il progetto losannese “vuole rimediare a questa ingiustizia” e “ristabilire le pari opportunità dei giovani davanti all’apprendistato”.
Se dal 2011 il progetto sarà applicato a Losanna, non vi saranno “favoritismi”, ha aggiunto Brélaz. “Le candidature dei clandestini saranno giudicate come le altre”, ha assicurato. Losanna assume ogni anno circa 150 apprendisti, cifra che dovrebbe aumentare nei prossimi anni.
Dal canto suo il membro del governo cantonale Philippe Leuba ha chiesto una perizia giuridica del progetto losannese. Se si conferma che non è conforme alla normativa, il ministro vodese minaccia sanzioni contro la città. Molto probabilmente la situazione sarà discussa mercoledì dal Consiglio di stato.
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