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Cinque luoghi insoliti dove installare dei pannelli solari in Svizzera

diga di cemento con pannelli solari
Pannelli solari sulla diga del Muttsee, nelle Alpi glaronesi, 19 agosto 2021. Keystone / Gian Ehrenzeller

L'energia solare è essenziale per raggiungere una società a emissioni zero, ma richiede spazio sufficiente per i pannelli fotovoltaici. Dai binari ferroviari ai laghi, ecco le idee svizzere più curiose e promettenti per produrre energia solare. 

La Svizzera vuole aumentare drasticamente la produzione di energia solare. Entro il 2050, il fotovoltaico e altre fonti rinnovabili dovranno soddisfare il 60% del fabbisogno elettrico nazionale. 

Nel 2024 la Svizzera ha prodotto il 7,5% della sua elettricità con il sole, secondo l’Ufficio federale dell’energia. La quota è superiore alla media mondiale, ma più bassa di quella in Paesi europei quali la Germania, l’Italia o l’Austria. 

Per raggiungere il suo obiettivo, la Svizzera deve quadruplicare la capacità attuale dei suoi impianti solari, secondo un recente rapportoCollegamento esterno di un consorzio di ricerca accademico. 

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I tetti e le facciate degli edifici sono i luoghi più idonei per produrre energia solare. Se sfruttati pienamente, potrebbero produrre dieci volte più elettricità rispetto a oggi. 

Ma non ci sono solo i tetti delle case o dei centri commerciali. Alcuni progetti prevedono di installare pannelli fotovoltaici anche su superfici meno comuni, suscitando a volte interesse all’estero e controversie in patria. 

Ecco una selezione delle idee svizzere più singolari e promettenti.

1. Lungo i binari della ferrovia

pannelli solari sulle traversine ferroviarie
L’azienda svizzera Bankset Energy ha concepito dei pannelli solari da collocare sulle traversine ferroviarie. Bankset Energy

Perché non sfruttare lo spazio inutilizzato tra le rotaie dei 5’320 km della rete ferroviaria svizzera? Se lo è chiesto alcuni anni fa Joseph Scuderi, fondatore della startup Sun-Ways. L’idea si è concretizzata nell’aprile 2025, con l’inaugurazione di una centrale solare amovibile lungo un tratto di binari ferroviari a Buttes, nella Svizzera occidentale. È il primo impianto di questo tipo al mondo.

I pannelli solari sono posizionati tra le rotaie e possono essere rimossi facilmente in caso di manutenzione ferroviaria. Il progetto pilota di tre anni valuterà se e come la produzione di energia solare interferisce con la circolazione dei treni, e viceversa.

Sun-Ways ritiene che i pannelli solari possano essere posizionati sulla metà delle linee ferroviarie nel mondo. In Svizzera, potrebbero coprire il 2% del consumo elettrico nazionale.

L’innovazione svizzera attira l’interesse di aziende e compagnie ferroviarie in Corea del Sud, Giappone e altri Paesi. Ecco come funziona:

Altri sviluppi

Sun-Ways non è l’unica a voler integrare l’energia solare nell’infrastruttura ferroviaria. Bankset EnergyCollegamento esterno, che ha un ufficio principale a Ginevra, ha concepito dei pannelli da collocare direttamente e in modo permanente sulle traversine.

La società afferma di aver sviluppato dei prototipi in collaborazione con le compagnie ferroviarie nazionali di Francia e Germania e con la Schweizerische Südostbahn, in Svizzera. Ha effettuato i primi test una decina di anni fa su una tratta ferroviaria del Canton Svitto.

La tecnologia è attualmente nella fase di “prova di fattibilità” (proof of concept), dice a SWI swissinfo.ch Marc Isoti, direttore di Bankset Energy. “Ora tocca al mondo politico e alle compagnie che gestiscono le linee ferroviarie decidere se e come procedere con questi sistemi di produzione di energia solare”, afferma Isoti.

2. Sulle cime delle montagne

Parco solare
Immagine generata al computer del futuro parco solare SedrunSolar, nei Grigioni. Energia Alpina

La Svizzera vuole realizzare grandi centrali solari sulle Alpi. I parchi fotovoltaici di montagna hanno il vantaggio di produrre energia anche durante l’inverno, quando la domanda è alta e la nebbia copre molti pannelli solari in pianura.

Impianti di questo tipo esistono già in alcune regioni della Cina e, in dimensioni più contenute, anche sulle montagne di Francia e Austria.

In Svizzera, una trentina di grandi parchi solari sono pianificati sulle Alpi nel quadro del “Solar Express”, il programma governativo di promozione dell’energia solare.

Il progetto più avanzato è quello nei pressi del villaggio alpino di Sedrun, nei Grigioni, a 2’200 metri di altitudine. Circa 300’000 metri quadrati di pannelli solari dovrebbero produrre elettricità per 6’500 nuclei familiari. 

Altri progetti sono pianificati su pascoli abbandonati in Vallese. I pannelli solari possono essere installati anche su infrastrutture esistenti quali le dighe idroelettriche. L’impianto solare sulla diga del Muttsee nel Canton Glarona, a 2’500 metri di quota, è il più alto d’Europa.

I parchi solari di montagna sono però controversi. Le organizzazioni ambientaliste temono che possano deturpare il paesaggio alpino e avere impatti negativi sulla biodiversità. Anche i costi elevati sollevano interrogativi.

Una recente ricerca del Politecnico federale di Losanna giunge alla conclusione che lo sviluppo delle rinnovabili può coesistere con la natura. Si dovrebbero però prediligere parchi solari di piccole dimensioni in prossimità di aree già sfruttate per gli sport invernali e coinvolgere la popolazione nella pianificazione.

>> Leggi: Energia rinnovabile nelle Alpi svizzere: la protezione del clima può coesistere con la natura?

3. Lungo le autostrade

tettoie con pannelli solari sopra un tratto autostradale
Immagine di sintesi di come potrebbero essere le tettoie con pannelli solari sopra le autostrade in Svizzera. solarautobahn

Come le ferrovie, anche le autostrade presentano spazi inutilizzati. Ad esempio, sulle pareti antirumore che proteggono le zone abitate dall’inquinamento acustico. Queste superfici andrebbero sfruttate “il più rapidamente possibile”, affermano le autorità federali, che parlando di un grande potenziale per la produzione di energia fotovoltaicaCollegamento esterno.

In Svizzera si contano già una decina di queste installazioni, che sono presenti anche in qualche altro Paese. Tra le sperimentazioni ci sono quelle in Italia, lungo l’autostrada A1 Milano-Napoli, e in Germania, dove ricercatori e ricercatrici stanno testando un nuovo tipo di barriera con fotovoltaico integrato.

C’è anche chi propone di collocare i moduli solari su tettoie metalliche sopra le autostrade. Degli studi di fattibilità sono in corso a Bulle nel Canton Friburgo e nella Fricktal in Argovia. Anche altrove in Europa e negli Stati Uniti si stanno portando avanti progetti analoghi.

Secondo un recente studio cineseCollegamento esterno, i pannelli solari sulle tettoie autostradali potrebbero generare più del quadruplo dell’elettricità prodotta dagli Stati Uniti nel 2023. Migliorerebbero inoltre la sicurezza stradale perché ridurrebbero gli incidenti dovuti alla pioggia.

Il responsabile della startup svizzera Energypier ci aveva spiegato la sua idea di coprire un tratto di autostrada con pannelli solari in questo articolo:

Altri sviluppi

L’installazione di pannelli solari lungo le autostrade sottostà a severe normative di sicurezza. I moduli sulle barriere di protezione acustica, se orientati in modo errato, rischiano di riverberare il rumore dei veicoli anziché assorbirlo. Il loro costo è inoltre nettamente superiore a quello di strutture simili al suolo.

4. Sui terreni agricoli

pannelli solari su una coltivazione di bacche
Pannelli solari sopra delle coltivazioni di lamponi e fragole a Walperswil, nel Canton Berna, 2 maggio 2023. Keystone / Anthony Anex

Le fattorie con tetti ricoperti di pannelli solari non sono una novità. Ci sono però superfici ancora più grandi su cui produrre elettricità: i terreni agricoli. L’agri-fotovoltaico è un sistema di produzione di energia rinnovabile che combina la coltivazione agricola e la produzione di energia solare.

Queste tecnologie si stanno diffondendo in diversi Paesi, soprattutto negli Stati Uniti e in Cina. Il più grande impianto agro-fotovoltaico in Europa è nei Paesi Bassi (24’000 pannelli sopra una coltivazione di lamponi).

In Svizzera è vietato posare dei pannelli solari su grandi coltivazioni. Una legge del 2022 consente però di installare delle infrastrutture agro-fotovoltaiche su coltivazioni che necessitano protezione dal sole e dalla grandine, come appunto i lamponi o i pomodori.

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Alcune aziende svizzere sono pioniere a livello mondiale. Insolight ha sviluppato dei moduli solari translucidi che permettono di regolare la luce e il calore sulle coltivazioni e nelle serre, ottimizzando la crescita delle piante. Alcune installazioni sono già in funzione in Svizzera, Italia, Francia e Paesi BassiCollegamento esterno.

Anche la tecnologia di Voltiris trasforma le serre in impianti solari. Speciali filtriCollegamento esterno lasciano passare la parte dello spettro luminoso utile alle piante e riflettono il resto verso i pannelli solari.

Posizionare dei pannelli solari sull’1% della superficie agricola totale della Svizzera potrebbe garantire il 10% del consumo elettrico nazionale nel 2050, secondo le stime di Mareike Jäger della Scuola universitaria professionale di scienze applicate (ZHAW), coordinatrice di uno studio sul fotovoltaico nell’agricoltura elveticaCollegamento esterno.

Un altro recente studio svizzeroCollegamento esterno sottolinea la necessità di sperimentazioni su superfici più grandi. La produzione fotovoltaica non deve tuttavia compromettere il potenziale delle aree agricole destinate alla produzione alimentare, già rare e limitate, avverte l’Unione svizzera dei contadini.

5. Sui laghi

pannelli solari galleggianti su un lago
Centrale solare galleggiante sul lago des Toules, nelle Alpi Vallesane, 8 ottobre 2019. Keystone / Valentin Flauraud

Il piccolo lago des Toules, sulle Alpi vallesane, è finito nel 2019 sotto i riflettori internazionali. Sul bacino artificiale a 1’810 metri di altitudine, nel territorio di Bourg-St-Pierre, è entrata in funzione la prima centrale solare galleggiante in alta quota del mondo.

I 1’400 pannelli solari sono resistenti al ghiaccio e alla neve. Sebbene nei primi tre anni l’impianto abbia prodotto meno elettricità di quanto previstoCollegamento esterno, sarà ampliato entro il 2030. Per ora è l’unica centrale solare di questo tipo nelle Alpi.

Attualmente, le centrali galleggianti in funzione nel mondo sono oltre un centinaio. Il settore è in crescita soprattutto in Cina, India e Indonesia, secondo un recente rapportoCollegamento esterno.

I pannelli possono essere collocati su tutti i corsi d’acqua, dai bacini industriali (miniere in disuso) fino ai mari. Hanno il vantaggio di non sottrarre terreni all’agricoltura o all’edilizia.

In Svizzera, il potenziale maggiore è sui bacini di accumulazione in pianuraCollegamento esterno, secondo il Governo. Tuttavia, il loro sfruttamento può essere difficile a causa dell’utilizzo dei laghi per la navigazione, le attività ricreative e altri scopi.

Altri sviluppi

A cura di Veronica De Vore

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