Stagione balneare 2014: un buco nell’acqua per molti
(Keystone-ATS) La stagione balneare 2014 si è rivelata un buco nell’acqua per molti gestori di piscine. Il numero delle entrate è calato fino al 50% sotto alla media. La stagione è stata pessima un po’ ovunque, Ticino compreso, tranne a Berna, Losanna e Zurigo.
“Per noi è stato un disastro”, ha affermato il responsabile delle infrastrutture sportive di Bellinzona Giorgio Bernasconi. La piscina pubblica del capoluogo ha infatti registrato ben il 50% di ingressi in meno rispetto alla media.
Non molto diverso è stato per il Lido di Lugano: in luglio e agosto si sono registrate la metà delle persone rispetto al 2013. “E la stagione era già sotto la media”, ha affermato Roberto Marda dell’infrastruttura balneare, precisando che per cercare di recuperare qualcosa la stagione è stata prolungata fino a fine settembre.
Il Lido di Locarno ha invece avuto solo un calo del 15% rispetto all’anno precedente, ha spiegato la direzione. Lo stabilimento è un’alternativa anche in caso di brutto tempo poiché dispone anche di una piscina coperta con diversi scivoli e vasche.
La piscina “de Montchoisi” di Losanna ha invece rilevato il terzo miglior risultato dalla sua realizzazione. Il segreto del suo successo sta nelle vasche riscaldate, spiega il direttore Christian Barascud all’ats.
A Berna l’estate è stata nella media: nei sei stabilimenti pubblici l’ente sportivo ha contato ben 690’000 ospiti, 10’000 in più rispetto alla media. La piscina del Marzili lungo l’Aare ha però avuto una frequentazione di 230’000 ospiti in meno rispetto allo scorso anno (400’000). “Il Marzili dipende fortemente dall’Aare; la cui temperatura quest’anno ha raggiunto solo due volte i 20 gradi”, ha precisato Markus Gasser dell’ente sportivo spiegando che “Poiché tutte le piscine pubbliche sono gratuite, appena c’è un raggio di sole le persone rischiano un bagno. Ma la meteo non ha invitato a stare in acqua per ore e dunque è stato consumato meno”.
Anche per Zurigo la stagione non è stata tanto negativa quanto previsto. Patrick Müller, responsabile degli stabilimenti balneari parla di “un’estate quasi nella media”. Sopratutto un mese di giugno sensazionale, che ha stracciando tutti i record, ha permesso di salvare la stagione, precisa Müller.