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Testamento: per molti è importante, ma in pochi l’hanno già fatto

Tre svizzeri su quattro considerano importante redigere il proprio testamento, ma solo un quarto della popolazione l'ha già fatto. Immagine d'archivio. KEYSTONE/GAETAN BALLY sda-ats

(Keystone-ATS) Tre svizzeri su quattro considerano importante redigere il proprio testamento, ma solo un quarto della popolazione l’ha già fatto. È quanto mette in luce un sondaggio realizzato dall’istituto Demoscope per conto dell’associazione MyHappyEnd.

Ogni anno in Svizzera – si legge in una nota odierna dell’organizzazione – circa 70 miliardi di franchi sono trasmessi in eredità. Dall’inchiesta, realizzata in vista della Giornata internazionale del testamento prevista domani, emerge che il 74% degli interpellati ritiene la stesura di questo atto “molto” o “abbastanza” importante.

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Tuttavia, solo il 26% di essi afferma di averlo già scritto, mentre il 50% assicura che se ne occuperà “probabilmente” prima o poi o a “breve termine”. Una persona su cinque invece dichiara di non avere intenzione di redigere un testamento.

Tra chi si è lanciato nella scrittura, il 73% dice di essersi sentito poi “liberato”, il 26% ha trovato il compito “complicato” e per il 41% è stato “spiacevole ma necessario”. A livello regionale – il Ticino non è stato preso in considerazione – si osserva che in Svizzera tedesca, rispetto a quella francese, vi è una percentuale maggiore di persone che ha già concretamente redatto un testamento (26% contro 18%), ma sono i romandi (78% a 72%) a ritenere questa pratica più fondamentale.

Per quanto riguarda le ragioni che si celano dietro questa scelta, gli interrogati citano in primo luogo la protezione della famiglia (58%), mentre quasi uno terzo (32%) la considera scontata. Seguono la volontà di sapere cosa accadrà alla propria eredità dopo la morte (30%) e il desiderio di evitare conflitti legati al patrimonio (28%).

Sono in pochi, più precisamente il 3%, quelli a scrivere un testamento “per fare del bene”. In compenso, il 70% è a conoscenza del fatto che il diritto successorio elvetico prevede esplicitamente la possibilità di cedere parte della propria eredità a organizzazioni caritatevoli e il 39% immagina di sfruttarla.

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