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Tunisia: consiglio mondiale oro, mancano 1,5 tonnellate

(Keystone-ATS) Manca una tonnellata e mezza di oro dai caveau della Banca centrale della Tunisia, secondo la stima fatta a dicembre dal Consiglio mondiale dell’oro, sulla base dei dati forniti ad ottobre dal Fondo monetario internazionale (Fmi).

Il Consiglio mondiale dell’oro, che raggruppa a Londra i principali produttori del metallo giallo, valutava a dicembre a 6,8 tonnellate le riserve auree della Tunisia, una tonnellata e mezza in più della valutazione fornita ieri dalla Banca centrale tunisina. Quest’ultima aveva smentito che la famiglia dell’ex presidente Ben Ali fosse fuggita portandosi via questa quantità di oro.

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“La voce che è circolata sui media sul ritiro di una tonnellata e mezzo di oro dalle casse della BCT è destituita di ogni fondamento – aveva detto la Banca centrale in un comunicato -. Le riserve auree della BCT, che sono di 5,3 tonnellate, obbediscono a misure di sicurezza draconiane”.

Secondo i dati del Consiglio mondiale dell’oro, messi in rete a dicembre, la Tunisia possedeva all’epoca riserve auree stimate a 6,8 tonnellate, una quantità invariata da almeno un decennio, secondo le statistiche dell’organizzazione. I dati del Consiglio riprendono le cifre pubblicate a fine ottobre dal Fondo monetario, che indicava in 220’000 once d’oro le riserve auree tunisine, ovvero circa 6,8 tonnellate.

Secondo la tv TF1 e il giornale Le Monde, la famiglia Ben Ali sarebbe fuggita dalla Tunisia con 1,5 tonnellate di oro, in forma di lingotti, per un valore stimato di 45 milioni di euro. Per i servizi segreti francesi, citati da Le Monde, la moglie del presidente, Leila Trabelsi, alla fine di dicembre “si sarebbe recata alla Banca centrale della Tunisia per prendere i lingotti d’oro”. Il governatore si sarebbe rifiutato di consegnarglieli, poi avrebbe ceduto su pressione di Ben Ali.

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