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1,5 milioni a Hannibal Gheddafi in estate

(Keystone-ATS) La Confederazione ha versato l’estate scorsa la somma di 1,5 milioni di franchi prevista nel piano d’azione concluso tra Berna e Tripoli per risolvere la crisi tra i due paesi. I soldi sono stati bloccati su un conto tedesco per facilitare la liberazione di Max Göldi e quale “compensazione” nella vicenda della pubblicazione delle foto segnaletiche di Hannibal Gheddafi da parte della “Tribune de Genève”.

È quanto si legge in una presa di posizione trasmessa questa sera all’ATS dal Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE), che conferma una precedente informazione della stessa “Tribune de Genève”.

Secondo l’intesa del giugno 2010, nel caso in cui non si fosse riusciti ad identificare chi ha passato alla stampa le fotografie del figlio del leader libico scattate al momento dell’arresto, il denaro sarebbe stato consegnato alla Libia.

L’importo è stato poi effettivamente trasferito a metà 2010 su un conto libico dalla mediazione tedesca, “con il nostro accordo”, scrive il DFAE. “A quel momento, si poteva infatti presumere che il o la responsabile non sarebbe stato identificato. Era stato pattuito che i soldi sarebbero stati utilizzati da Hannibal Gheddafi a fini umanitari”, aggiungono i servizi di Micheline Calmy-Rey.

“A nostra conoscenza”, i soldi si trovavano sempre sul conto libico qualche giorno prima dei disordini scoppiati nel paese nordafricano. Non era invece stata fatta alcuna comunicazione al momento del versamento per non nuocere al processo di normalizzazione allora in corso tra i due paesi, spiega il DFAE.

La “compensazione” di 1,5 milioni di franchi era prevista nell’accordo ratificato tra Berna e Tripoli “sulla base di stime e di calcoli precedenti”, aveva allora indicato il DFAE. Tripoli aveva dal canto suo affermato nel giugno 2010 di aver già ricevuto una somma complessiva 1,5 milioni di euro (2 milioni di franchi).

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