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A dieci anni dall’attentato Morena Pedruzzi rompe il silenzio

Il 28 aprile 2011 lo scoppio di una bomba al caffè Argana di Marrakech, ha completamente cambiato la vita della ticinese Morena Pedruzzi. iet sda-ats

(Keystone-ATS) Il 28 aprile 2011, un’esplosione al caffè Argana di Marrakech scuote anche il Ticino, fra le vittime ci sono infatti tre giovani ticinesi. Morena Pedruzzi è l’unica a salvarsi e racconta la sua storia in “Risollevarsi. La mia vita dopo un attentato terroristico”.

È uscita negli scorsi giorni nelle librerie della Svizzera italiana questa toccante testimonianza di Morena Pedruzzi che dopo dieci anni di silenzio, ha trovato il coraggio di mettere su carta la spensierata vacanza in Marocco trasformatasi in tragedia e il lungo percorso di riabilitazione, fisica e psicologica, che ne è seguito.

Il libro è scandito da pagine di diario, fotografie, frasi tratte da canzoni e lettere, che come indica il comunicato stampa dell’Istituto editoriale ticinese (iet) che ha pubblicato il libro, procede a frammenti.

Con una sincerità incredibile e carica di emozioni, l’autrice racconta come si è risollevata e come ha ritrovato un nuovo equilibrio dopo questo evento traumatico. Ha potuto tornare a praticare il suo tanto amato lavoro di ergoterapista pediatrica, interrotto bruscamente dopo l’attentato e che pensava di non poter più fare.

Appassionata di musica e concerti, narra come questa arte l’abbia aiutata a superare momenti molto duri. Un posto importante è dedicato anche alla Carnasc Band, nella quale suona la tromba e dove ha conosciuto i suoi amici poi scomparsi nella tragedia.

Nel libro una bella immagine è dedicata alle ferite che vengono accostate all’arte giapponese del kintsugi “che consiste nel ricomporre ciò che è andato in frantumi utilizzando proprio un metallo prezioso” (p. 119). Un espediente per rendere belle anche le ferite più dolorose come quelle dell’autrice, che prosegue “Le cicatrici sono sul corpo e sono nell’anima” (p. 119).

A proposito dell’autrice

Morena Pedruzzi, classe 1984, è nata e cresciuta in val Leventina. Lavora come ergoterapista pediatrica presso il Servizio dell’educazione precoce speciale di Biasca (SEPS).

L’autrice firmerà le copie del suo libro sabato dalle 10:00 alle 12:00 alla Libreria Casagrande di Bellinzona, prima tappa del ciclo di firmacopie che sosterà nelle principali città del cantone.

Sabato 27 novembre alle 17:00 nell’aula magna del Centro scolastico di Faido si terrà la presentazione del libro, in cui l’autrice discuterà con la giornalista Sara Rossi Guidicelli.

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