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Aiuto allo sviluppo: Berna su lista paradisi fiscali di Parigi

Questo contenuto è stato pubblicato il 27 maggio 2013 - 19:45
(Keystone-ATS)

La Francia ha allestito una lista nera di diciassette "paradisi fiscali" in cui, accanto al Libano e Panama, figura anche la Svizzera. Gli istituti bancari di questi Paesi non potranno più distribuire il loro aiuto pubblico allo sviluppo francese.

Questa nuova lista contempla dunque molti più Paesi rispetto a quella sugli "Stati e i territori non cooperativi" stilata dall'Agenzia francese per lo sviluppo (AFD), in cui si trovano soltanto otto territori: Botswana, Montserrat, Brunei, Nauru, Guatemala, Niue, isole Marshall e Filippine.

Ciò significa che l'AFD non potrà più far capo a istituti finanziari ubicati in questi Stati, per realizzare i suoi progetti di cooperazione nei Paesi del Sud.

Confermando un'informazione pubblicata oggi da "Le Monde", il ministero dello sviluppo francese, guidato da Pascal Canfin, non ha tuttavia potuto precisare l'importo dell'aiuto francese che transita da questi Paesi, ma spiega che si tratta di "una posizione di principio".

"Vogliamo rendere coerente la nostra politica dato che in questi Stati la trasparenza non è più totale e mentre si sa che i Paesi del Sud sono le vittime principali dell'evasione fiscale", sottolineano fonti del ministero.

"L'obiettivo è anzitutto preventivo, di fare pressione su questi Stati rendendo pubblica questa lista per progredire verso una maggiore trasparenza", aggiungono le fonti ministeriali.

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