Anti-minareti: battaglia e caos sui manifesti
GINEVRA - Si è scatenata la battaglia e il caos sui manifesti dell'UDC in vista della votazione del 29 novembre. La città di Ginevra autorizza l'affissione, ma a titolo personale il sindaco Rémy Pagani si è dichiarato contrario. Basilea, Losanna e Yverdon-les-Bains hanno invece vietato l'affissione.
Berna non ha ancora deciso. Contattato dall'ATS, il sindaco Alexander Tschäppät ha detto di condividere le critiche espresse dalla Commissione federale contro il razzismo e di tendere personalmente per il divieto. città svizzere. Sulla stessa linea anche il sindaco di Bienne Hans Stöckli: il suo comune agirà sulla scia di quanto farà la maggioranza delle altre città.CFR: manifesto non viola Codice penale
Il manifesto contro i minareti è diffamatorio e mette in pericolo la pacifica coesistenza delle comunità del paese, ma in base all'attuale giurisprudenza non viola la disposizione penale che punisce la discriminazione razziale. Lo puntualizza la Commissione federale contro il razzismo (CFR), nel suo parere pubblicato oggi.
Sulla base delle sentenze finora pronunciate dai tribunali elvetici è da escludere che soggetti come quello proposto dal comitato in favore dell'iniziativa contro l'edificazione dei minareti violino l'articolo 261bis del Codice penale, ha indicato la CFR. Secondo i commissari le città però possono basare il loro divieto sull'articolo 8 capoverso 2 della Costituzione federale (divieto di discriminazione) e sulla Convenzione internazionale contro la discriminazione razziale.